Due sentenze del Tar hanno accolto il ricorso di venticinque aspiranti medici, assistiti dagli avvocati Carlo Fratello e Francesco Lo Presti dello studio legale Lo Presti di Palermo.
Come si legge su BlogSicilia, la vicenda è stata innescata da una falla nel sistema dei test di ammissione alla Facoltà di Medicina: a ciascun candidato durante i test per l’anno accademico 2013/2014 era stata consegnata una scheda anagrafica da compilare prima dello svolgimento del test ed era stato chiesto di disporla sul banco con accanto un documento di identità.
E, secondo quanto si legge in una delle due sentenze, la circostanza avrebbe consentito «la conoscenza del codice identificativo abbinato a ciascun candidato prima della compilazione dei questionari con conseguente violazione del principio dell’anonimato e possibilità – almeno in astratto – dell’alterazione della prova».
I 25 ricorrenti adesso saranno iscritti in sovrannumero all’anno accademico 2013/2014.