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Test di Medicina, Unipa piena di aspiranti camici bianchi: le domande più toste per gli studenti


Unipa si riempie di futuri medici. Alle ore 13 è partito il test di Medicina tra le vie di Viale delle Scienze, mentre nelle prime ore del pomeriggio i primi candidati sono sbucati fuori dalle porte di accesso. Molti di loro provano stanchezza, paura, ma sono speranzosi del proprio destino e delle proprie crocette.

C’è chi ritenterà, qualora non dovesse passare il test, anche una seconda o addirittura terza volta e chi invece, in caso di mancato ingresso, tenterà altre strade di vita e universitarie. Il loro motto all’unisono è sempre lo stesso: “Fare a casa le simulazioni è un conto, il giorno della prova un altro“.

L’argomento più ostico, come accade ogni anno, è stato Chimica, che è presente nel test con 12 quesiti. Gli studenti hanno trovato maggiori difficoltà con le crocette inerenti a Chimica rispetto a quelle che trattavano di Biologia, in questo caso 18 quesiti. Mentre per Cultura Generale in rete risulta esserci abbastanza soddisfazione. Meno per Matematica e Fisica.

Strage di Capaci, Leggi Razziali, Fiume e il libro di Dario Fo sono comparsi nel famigerato foglio bianco da segnare con una crocetta. Per quanto riguarda Matematica e Fisica, gli studenti si sono ritrovati quesiti riguardanti trigonometria e logaritmi. Di biologia invece fibrosi cistica e meiosi. Infatti nelle ultime ore queste parole chiavi sono esplose sui vari motori di ricerca.

Inoltre stamattina all’Università di Palermo alcuni studenti sono scesi in piazza per andare contro il numero chiuso (qui per saperne di più). In merito alla questione è intervenuto Nello Musumeci. “Quella di oggi è la giornata dei test per le ammissioni a medicina. La pandemia avrebbe dovuto insegnare qualcosa come, ad esempio, abolire il numero chiuso. Si è persa invece una occasione. Spero che lo si capisca e si ponga rimedio“. Ha dichiato il presidente della Regione Siciliana.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”