Soffre il caldo e il freddo più che la fame e la mancanza di sonno, ma non la solitudine Christian Carapezza, illusionista estremo che, da sabato 30 ottobre, è chiuso all’interno di un piccolo cubo di vetro trasparente di 2 metri quadrati, davanti l’ingresso del centro commerciale Conca D’Oro a Palermo dove sta tentando un’impresa da Guinness: sopravvivere senza cibo, per oltre 20 giorni sotto gli occhi di telecamere che riprendono la sua impresa 24 ore su 24. Si chiama “The Cube” (il cubo), la sfida che lo vede protagonista, una prova di resistenza fisica e mentale che non ha precedenti in Italia e che mira ad entrare nel Guinness dei primati.
“Mi ero allenato a non mangiare facendo una dieta specifica – spiega Carapezza – ma soffro molto il freddo la notte e il caldo di giorno. Le temperature di questi giorni, largamente al di sopra delle medie stagionali, mi stanno mettendo a dura prova. Il cubo è di vetro, quindi stare chiusi qui dentro durante il giorno è come essere dentro ad una serra, con temperature che superano i 30 gradi”. Quella che Christian non soffre è la solitudine perché ogni giorno amici, artisti e conoscenti vengono a fargli compagnia e supportarlo ma anche il personale del Conca d’oro tifa per lui: gli addetti alla sicurezza, i commessi dei negozi, fino al personale amministrativo.
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Lo spazio antistante il cubo è diventato un palcoscenico a cielo aperto per sostenere l’illusionista: da spettacoli di fuoco ad esibizioni di danza, curate dall’amico e coreografo Maurizio Asciutto, in arte Moa, dalla danza del ventre a performance artistiche con Carlo Comito, il sand artist famoso per la sua capacità di disegnare con la sabbia bendato. C’è chi, per fargli un simpatico dispetto, ha montato un tavolino davanti il cubo per mangiarsi le lasagne davanti a lui ma c’è stato anche il gruppo dei Drake Bikers che ha allestito delle tende da campeggio di fronte alla ‘casa’ trasparente per trascorrere la notte “insieme” a Chirstian.
“Sono commosso da tutto questo affetto che sto ricevendo da parte di artisti, amici e colleghi che non mi lasciano mai solo – continua Carapezza – e mi incoraggiano giorno dopo giorno. È una sfida fisica quella che sto vivendo ma anche mentale, quindi il sostegno di tutta questa gente è importantissimo. Purtroppo riesco a dormire molto poco, solo 2-3 ore al giorno, e il mio fisico si sta indebolendo per la mancanza di cibo. Fino a tarda notte sono tanti i curiosi che vengono a trovarmi per assistere all’impresa e scattare un selfie e di buon mattino il Centro commerciale si anima tra pulizie, operai e fornitori di merci”. I chili intanto scendono, ma non sa di quanto perché gli manca una bilancia e la barba cresce ma la pressione, che si misura un paio di volte al giorno, è nella norma. “I medici seguono lo streaming per controllare le mie condizioni di salute – conclude – che per fortuna sono buone ma le continue dirette sui social, le interviste alle radio e alla tv mi stancano molto, considerato che non mangio e dormo molto poco. Il morale però è alto e continuo a guardare dritto al Guinness”.