L’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire ha fornito dati sui tirocini Erasmus nel 2015-2016. Dalle università italiane sono partiti 7666 studenti per un tirocinio in aziende all’estero, 20% in più rispetto all’anno precedente, che arrivano a 7952 se si considerano le mobilità finanziate nell’intero periodo della Call 2015.
L’Italia è terza in Europa, dopo la Francia e la Germania.
I giovani Erasmus partiti dagli atenei italiani hanno scelto come destinazione soprattutto la Spagna (1743), il Regno Unito (1537), la Germania (789), la Francia (703) e il Belgio (463).
Spagna, Regno Unito e Germania sono le destinazioni preferite dagli studenti europei che intendono svolgere un tirocinio all’estero; l’Italia occupa la quinta posizione con 4840 studenti stranieri ospitati.
Il 67% degli studenti in mobilità è iscritto a un corso di laurea magistrale/ciclo unico, il 26% ad un corso di laurea triennale e il 7% al terzo ciclo. Nel 34,6% dei casi il traineeship è stato svolto perché curriculare, il 42,4% degli studenti lo ha scelto anche se non obbligatorio ai fini del titolo, mentre il rimanente 23% è stato destinato a 1.688 neolaureati, la cui partecipazione tra il 2014 e il 2015 è aumentata del 30%. La presenza di studentesse è molto pari al 63% di tutti i tirocinanti italiani.
A tenere il primato in Italia è l’Alma Mater di Bologna con 436 tirocinanti Erasmus, seguita dall’Università degli Studi di Sassari, con 364, e dall’Università degli Studi di Roma La Sapienza, con 349 borse erogate.
Con i tirocini all’estero si possono acquisire competenze e incrementare notevolmente le possibilità di trovare un’occupazione una volta rientrati in Italia. Oltre l’80% degli studenti ha dichiarato di avere un’idea più chiara riguardo ai propri obiettivi professionali.