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Tra lavoro che non c’è e studentesse che si prostituiscono: la Legge Merlin va abolita?


Può esserci un nesso tra l’ennesimo centro massaggi “hot” scoperto a Palermo, dove si prostituivano anche studentesse universitarie, e il fatto che l’Italia – soprattutto il Sud – indossi sempre di più la “maglia nera” in Europa per l’emergenza occupazionale?

Certo che sì. Partiamo, infatti, dai numeri del Rapporto sul mercato del lavoro, realizzato da Confartigianato e diffusi ieri. Innanzitutto, in Italia la percentuale di under 25 che studiano e al contempo lavorano è appena del 2,2 percento, a fronte della media del 14 percento dei Paesi dell’Unione Europea a 27 membri.

E ancora: 2.434.700 sono i giovani under 30 che non studiano e non lavorano. In più, il 17,1 percento dei ragazzi italiani tra i 18 e i 24 anni abbandona prematuramente percorsi di istruzione e formazione, a fronte della media del 12,8 percento dell’Eurozona.

Insomma, il divario tra l’Italia e il resto d’Europa è abissale ed allarmante.

E arriviamo alla notizia di ieri, pubblicata su varie testate locali e regionali: la scoperta di un centro benessere, all’interno del quale si prostituivano anche studentesse universitarie, oltre che casalinghe, con tariffe per le prestazioni sessuali che variavano dai 50 ai 100 euro.

Ora, è evidente che soprattutto le donne italiane non si prostituiscano per scelta o perché schiavizzate (come, purtroppo, avviene in relazione alle extracomunitarie) ma per necessità economica.

Meno posti di lavoro, infatti – dal marzo 2013 al marzo 2014 se ne sono andati in fumo 340 al giorno – corrispondono a meno opportunità lecite per le studentesse di mantenersi all’Università e per permettersi un livello di vita decente. E la prostituzione, per alcune, diventa una via purtroppo da percorrere.

In conclusione, una provocazione, visto che non possiamo aspettarci chissà cosa dalla politica, almeno nel breve periodo; e visto che la prostituzione italiana è un fenomeno sociale crescente, a tal punto che si registrano emigrazioni di donne in Stati dove è lecita (come la Svizzera): voi riaprireste le “Case Chiuse”, abolendo la Legge Merlin?

Non tanto perché così i proventi della prostituzione diventerebbero tassabili o per il miglioramento delle condizioni igieniche sia delle prostitute che dei clienti; quanto per tutelare chi, prima di ogni cosa, è vittima di un’emergenza lavorativa senza precedenti.

Per quanto mi riguarda, io sarei per l’abolizione della prostituzione come “consuetudine” in sé ma ci sono uomini, purtroppo, a cui è difficile inculcare che la dignità fisica di una donna è sacrosanta e che un essere umano non dovrebbe comportarsi come una bestia mossa solo dall’istinto.

Questo, però, è un altro discorso…

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A proposito dell'autore

Blogger dal 2003, giornalista pubblicista dal gennaio 2013, ha scritto su diverse piattaforme: Tiscali, Il Cannocchiale, Splinder, Blogger, Tumblr, WordPress, e chi più ne ha più ne metta. Ha coordinato (e avviato) urban blog e quotidiani online. Ha scritto due libri: un romanzo e una raccolta di poesie. Ha condotto due trasmissioni televisive sul calcio ed ha curato la comunicazione sul web di un movimento politico di Palermo durante le elezioni amministrative del maggio 2012. Di mestiere vede gente e fa cose. E fa parte dello staff di Younipa.

16 Risposte

  1. Francostars

    Come si può fare con la Convenzione ONU 1949/51, che l’Italia, a differenza di altri Stati come la Germania e l’Olanda, ha definitivamente ratificato nel 1980 e l’articolo 75 comma secondo della Costituzione Italiana che vieta i referendum abrogativi sui trattati internazionali?
    In più, la prostituzione in Italia è già tassata, grazie ai dettami dell’articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011 e 18030/2013.

  2. rita

    “LA DEGRADAZIONE DEL CORPO DELLA DONNA” di ALFREDO CATTABIANI

    Molti ricorderanno le battaglie femministe di quarant’anni fa per “l’emancipazione” della donna, che talvolta assumevano toni inconsueti o s’ispiravano a una visione individualistica (“il corpo è mio e lo gestisco io”) che contrastava con la legge naturale.

    Tuttavia quella ribellione conteneva molti elementi positivi, sebbene alcune battaglie siano state inutili, come possiamo costatare osservando quel che succede intorno a noi, non soltanto perché il processo di mercificazione è continuato, ma anche perché le nuovissime generazioni sembrano averle dimenticate, anzi rifiutate.

    Certo, l’uso strumentale del corpo della donna è esistito anche nel passato, così come la prostituzione o la violenza sessuale. Ma nella società volgocratica quel che in passato si tendeva a celare sotto un velo d’ipocrisia, evitando in ogni caso di pubblicizzarlo, è diventato materia usuale di spettacoli, sfilate di moda, inchieste giornalistiche, campagne pubblicitarie. Chi le censura rischia di apparire un attardato reazionario.

    Quel che è particolarmente grave è la mancanza ormai di pudore, ovvero di rispetto della persona nei programmi televisivi pubblici e privati, persino nelle cosiddette fasce protette, nei programmi familiari cui assistono spesso bambini e ragazzi.

    Non si scambino le mie parole per un atteggiamento sessuofobico o tartufesco. Non sono tanto i centimetri di nudità esibita a preoccuparmi, quanto la malizia che è sottesa a quelle esibizioni, il messaggio subliminale che si trasmette alla psiche indifesa dei più piccoli e dei più sprovveduti.

    Il corpo della donna viene ridotto a puro oggetto di desiderio collettivo, scisso dal resto della persona. Ciò comporta una diseducazione delle nuove generazioni che viene accentuata dalla grottesche sfilate dei sarti più in vista dove prevale il gusto dello spettacolo provocatorio e dove ci si diverte a usare modelle anoressiche, probabilmente per alludere a un perverso gioco di confusione di sessi.

    E gli effetti si vedono anche nelle ragazzine che, persino nel vestire quotidiano, si travestono da prostitute, convinte che quello sia l’unico modo di attirare l’uomo; senza capire che attireranno semplicemente un desiderio elementare che prescinde da loro come persone umane.

    Pare compiersi la profezia del marchese de Sade il quale nel suo illuminismo compiuto ha rivelato la valenza negativa di una libertà che s’ispira soltanto al soddisfacimento dei propri impulsi passionali e dove l’altro non è un “tu” ma un oggetto, uno strumento di piacere. Non casualmente le fantasie dello scrittore francese non sono più appannaggio di ambienti ristretti di libertini: il libertinismo sembra permeare la società “liberata” da ogni valore che non sia quello dell’illimitato appagamento delle voglie più elementari.

    Persino la televisione pubblica, che dovrebbe avere come compito primario, la difesa dei valori fondamentali della persona umana, si adegua a questa mentalità pur traendo linfa dal canone imposto a tutti gli utenti.

    È giunto dunque il momento di chiedere agli uomini politici che dovremo eleggere in futuro, un impegno formale a impedire che questa opera di progressiva “amoralità”, che porta alla degradazione del corpo della donna, diventi irreversibile.

    (Alfredo Cattabiani, tratto da “Confrontarsi col proprio tempo”, nella raccolta inedita “Manuale di sopravvivenza nell’Era della Volgocrazia”, Santa Marinella 2002)
    ……………………….

  3. Francostars

    @Rita. Oserei dire che questo discorso è tipico di coloro che vogliono mistificare la relatà, in considerazione del fatto che l’affermazione della mercificazione del corpo femminile è solo un’illogica giustificazione per motivare il pensiero sessuofobo e meretriciofobico, smentito con due parole false dal medesimo scrittore nello stesso testo.
    L’usare in un modo il proprio corpo per guadagnare l’uguale principio, utilizzato dall’operaio per svolgere il rispettivo mestiere. E’ facile comprenderlo!

  4. rita

    Dedicato al gentilissimo Franco:
    Tratto da un piccolo prezioso diario (in data 17 aprile 1934) di una prostituta: ” Se tutte le madri allevassero con la giusta educazione i propri figli nel rispetto di se stesse e degli altri, se tutte le mogli amministrassero l’intimità del matrimonio come fanno per il salario del proprio marito, se tutti i padri si preoccupassero di dare sempre il buon esempio più che portare a casa il pane, il nostro lavoro di prostitute non avrebbe più nessun senso di esistere, perché saremmo tutte disoccupate.
    Dal Museo delle case di tolleranza, archivio storico documentale.

  5. Francostars

    @Rita. Tutte ipocrisie. Difatti, il sesso a pagamento viene scelto soprattutto perché questo stesso è sesso a basso costo, causato principalmente dalla ritrosia naturale della donna, che si scontra con l’opposta tendenza dell’uomo. Quindi, la prostituzione remunerata non è certo una questione di cultura, ma di natura psicologica. Non per nulla è sempre esistita in tutte le terre e tempi che l’umanità ha conosciuto e nessuna legge proibizionista in merito ne ha causto una reale e rilevabile riduzione.
    Spero d’essere stato chiaro.

  6. rita

    «L’unione dell’uomo e della donna è come l’unione del cielo e della terra.
    È grazie alla loro corretta unione che il cielo e la terra durano in eterno.
    Gli esseri umani sono divenuti mortali perché hanno perduto questo segreto.
    La conoscenza di esso apre la strada all’immortalità.»
    ~• Shang Ku San Tai •~

  7. Francostars

    @Rita. Non vedo come il paragone di Shang Ku San Tai possa essere inserito nel discorso della prostituzione, la quale appunto è sesso a basso costo e non contrasta di certo con il vero amore, che non si può comprare. Quest’ultimo non deve essere scambiato per la prostituzione non remunerata, come spesso avviene. In altre parole, non penso affatto che il sesso a pagamento tra adulti e consenzienti non sia un’unione scorretta fra uomo e donna, salvo solo per chi soffre di Meretriciofobia.
    In più, nulla è immortale in questo universo e questa condizione non è sicuramente un fattore psicologico.
    In effetti, né il cielo e né la terra duraranno in eterno, anche se resteranno uniti correttamente e fino all’ultimo.
    E’ logico pensare ciò.

  8. rita

    Muladhara

    Primo chakra (centro basale, radice, liberazione)

    E’ decisivo per la sopravvivenza degli individui, è connesso con gli istinti primari degli esseri umani. Localizzato nell’area genitale, riceve la propria struttura elementare dal nucleo familiare. In base a essa il soggetto prenderà le proprie decisioni riguardo ai propri diritti e alla propria volontà di sopravvivenza. In questa sede sono anche registrate le primissime esperienze dell’individuo, le quali danno luogo a fenomeni di consapevolezza o di rimozione dei sentimenti primitivi.

    Collocazione: zona inferiore del bacino e area genitale, gonadi

    Senso (Tanmatra): olfatto, odorato

    Organo di senso: naso

    Organo di azione: escretorio

    Elemento: terra

    Kosha (involucro) governato: anna-maya – involucro fisico

    Pianeti e segni astrologici: toro – ariete/marte – scorpione/plutone – capricorno/saturno

    Colore: rosso, rosso corallo

    Elementi raffigurativi: serpenti, draghi, fuoco sacro

    Fonte di: passione, rabbia, terrore, gioia, energia di sopravvivenza, energia materiale

    Sede di: volontà di vivere

    Parole chiave: consapevolezza

    Mantra: LAM

    Musica: ritmi monotoni ed enfatici. Musica antica tribale e suoni della Natura. Battito ritmico

    Vocali: U pronunciata come UUH intonata in DO minore

    Frequenze di risonanza: 396, 99, 297, 261 Hz. DO/UT

    Ormoni e Ghiandole: adrenalina, noradrenalina, ghiandole surrenali

    Tipo di energia: solida, terra, è la sede della Kundalini, l’energia terrena, materiale

    Comunicazione fisica: dolore sofferenza, consapevolezza fisica

    Problemi: disfunzioni sessuali, malattie sistema nervoso, problemi intestino retto, difficoltà riproduttive e circolatorie

    Questo centro sottile dai 4 petali si chiama Mooladhara e si situa sotto l’osso triangolare chiamato Sacro. Questo centro è il solo ad essere posto fuori dalla colonna vertebrale e corrisponde, a livello fisico, al plesso pelvico. Questo centro si occupa degli organi genitali e delle attività sessuali. Le sue funzioni fisiologiche sono tutte le forme di escrezione. Il senso della castità è essenziale per la crescita in questo chakra. L’adulterio, la pornografia, l’attenzione lussuriosa danneggiano questo chakra. Se l’individuo perde il suo equilibrio, la sua memoria e la sua saggezza cominciano a mostrare segni di deterioramento, o persino disturbi mentali. La sessualità non dovrebbe essere repressa. È un desiderio normale. La saggezza risiede nel prendere coscienza progressivamente degli stimoli esterni che riceviamo attraverso questo canale, e, mano a mano, nel cercare di sublimare questa energia per cominciare ad elevarla attraverso l’asse centrale dei sette chakra, finché non sarà sufficientemente purificata per essere trasmutata verso la nostra dimensione superiore. È un processo lungo e complesso, ma è anche la base di un insegnamento antichissimo che è il Tantra, il quale considera il sesso come uno strumento di elevazione, il cui obiettivo è l'”ineiaculazione”: arrestare la incosciente dispersione energetica che avviene durante l’eiaculazione, a favore di una canalizzazione cosciente di questa energia. È questo il mezzo per arrivare al parossismo, “mille volte più intenso e cosciente di un orgasmo”.

    Il Mooladhara è una fonte di saggezza assoluta e d’innocenza. Malgrado le leggi naturali, anche se danneggiato, indebolito o malato, il potere del Mooladhara resta intatto e può essere ristabilito attraverso il risveglio della Kundalini. Al momento di questo risveglio, il Mooladhara protegge la purezza e la castità della Kundalini, permettendole di passare attraverso i 6 centri. Il Mooladhara chakra una volta risvegliato distrugge le paure, ci dona la potenza del Dharma (il codice del giusto comportamento), la padronanza delle tentazioni e delle eccitazioni, la vittoria sugli spiriti che possiedono gli altri, l’equilibrio, la saggezza, l’armonia, il senso interiore della giusta direzione, l’innocenza, la fiducia e la purezza.

    Ha come simbolo geometrico il triangolo con un vertice in basso racchiuso in un quadrato, emblemi il primo dell’organo sessuale femminile e il secondo dell’elemento Terra; in esso dorme Kundalini. Il loto presenta quattro petali. Il suo Mantra-seme è Lam, La divinità preposta a questa ruota è Brahma, la sua energia vitale prende il nome di Savitri o sposa del creatore.
    La Terra è la Grande Madre da cui scaturisce ogni essere. Il significato stesso del nome di questo chakra, d’altronde, conferma il senso di «origine» che contraddistingue questo primo livello energetico: Muladhara significa infatti «radice» ovvero principio-energia capace di assicurare sviluppo e nutrimento a ogni cosa. Il chakra della radice corrisponde agli organi genitali (gonadi), simbologia che rappresenta per eccellenza la fertilità e la nascita della vita. È di colore rosso ed ha soltanto una metà o polo. È orientato verticalmente con l’apertura dell’imbuto che indica verso la Terra. È il chakra da cui la coscienza entra nel corpo fisico al momento della nascita. La sua funzione principale è legata al corpo materiale, all’istinto di sopravvivenza. Produce un senso di armonia fisica e mentale in rapporto alla natura; è legato alla vitalità sessuale, la capacità di adattamento al mondo e di sopravvivenza, soddisfa i bisogni primordiali quali il cibo, l’acqua, l’aria, il riparo. Poiché ha solo un polo, tende ad essere un po’ più grande degli altri chakra. È il chakra con cui vengono assorbite le energie della Terra e scaricate le tensioni eccedenti mediante l’atto sessuale.
    Cito dal sito di Marco Stefanelli.

  9. Francostars

    @Rita. Si è dimenticato d’affermare che il testosterone maschile è molto più acuto di quello femminile e di conseguenza genera una tendenza maggiore all’accoppiamento rispetto alla donna, superando ogni condizione culturale in merito.

  10. Rosa Rita La Marca

    A scuotere le coscienze delle giovani fanciulle, la vado a trarre dal capitolo “aforismi di una notte desertica”, del libro “I Ragazzi della Folgore”, edizioni Libreria Militare.

    “Un ammonimento. Non deludete, fanciulle, l’ideale entro cui l’affetto del combattimento oggi vi racchiude. La distanza ed il tempo hanno appannato in noi lo spiacevole ricordo della vostra artificiosa emancipazione, delle vostre scarpe ortopediche, del frasario idiota, delle canzoncine americane, dei capelli oltraggiosamente patinati con cui avete creduto acquistare negli anni nuovo interesse ai nostri occhi e invece l’avete perduto.
    Non fate come le vostre mamme che, dopo l’altra guerra, il combattente ritrovò discese dal piedistallo ottocentesco, con le gonne sopra il ginocchio, i capelli alla garconne e un bocchino lungoda qui a lì.
    Credevano di essere diventate più attraenti ed invece offesero profondamente il senso quasi religioso con cui il combattente del Carso ne aveva serbato l’immagine in quattro anni di guerra.
    Ridiventate semplici e gentili, fanciulle di questa guerra, riprendete le forme ed i sani colori che la natura v’ha dato e che non abbisognano di ritocchi esotici, tralasciate le Garbo e le Crawford come modelli d’avvenenza e di bello stile e rifatevi all’assai più nobile tradizione di gentilezza della Donna Italiana, ch’era madonna quando le antenate della Loy e della Bennett popolavano le bettole del basso tamigi.
    Fate opera patriottica, ridarete alla donna buona parte della considerazione che ha perduto e- questo ve lo dico in un orecchio- troverete più facilmente marito tra gli Italiani in grigioverde o in kaki che tornano a casa”.

    Più raffinato, composto, delicato e sottile di così, non poteva.

  11. Francostars

    @Rita. Come ho detto in precedenza, ma mi spiego con altre parole, ciò che causa in via principale il sesso a pagamento, il quale s’identifica nella ritrosia femminile all’accoppiamento, che si scontra con la tendenza opposta maschile, non è una condizione psicologico-culturale, ma psicologico-naturale, in cui il testosterone è assai più elevato nell’uomo, rispetto alla donna.
    Quindi, inutile giustificare l’esistenza del meretricio con affermazioni di certi dotti su relative situazioni di mentalità. Non è detto che tali possano essere errate, ovvero mal interpretate a riguardo del sesso a pagamento.

  12. Rosa Rita La Marca

    Ho capito, per altro chiaramente la tua netta insistenza a favore dell’uso del corpo umano come sfogatoio degli impulsi inferiori. A carico della tua responsabilità, oltre a quella morale, ciò che promuovi al prossimo.
    Io ho risposto alla domanda posta dall’autore dell’articolo, nella speranza di mobilitare altri concordi con noi: no, non c’è mai un motivo valido per prostituirsi, se non aver subito un lunghissimo processo manipolatorio da parte dei media e o dal contesto sociale degradato in cui sopravviviamo come burattini, oltre anche ad aver subito abusi sessuali nell’infanzia, per esempio.
    Le persone da me citate, per ovvia superiorità di pensiero rispetto alla mia attuale condizione di modesta studente, non hanno dimostrato nella loro vita alcun interesse a sentirsi concedere appellativi esteriori come “dotto”… non era il fine del loro operare.
    Avevo conservato in disparte, per altri miei interessi, questo altro interessante spunto di riflessione, che posto per rispetto verso persone che meritano rispetto davvero.

    da INIZIAZIONE E TRADIZIONE


    La lettura e lo studio dei Testi tradizionali possono, comunque, costituire un potente stimolo ad aprire certe porte nella nostra psiche che precedentemente erano chiuse. E di ciò occorre tener conto; per aprire la porta dell’intuizione superconscia occorre esercitare il veicolo corrispondente.

    L’Iniziato-realizzato può anche non scrivere niente; grandi Realizzati come il Buddha e il Cristo non hanno lasciato scritti; altri hanno solo cercato, per i loro discepoli, di delucidare, con commenti e note, i Testi tradizionali (Sruti o Rivelazione).

    L’Iniziato non si misura in riferimento alla quantità delle parole che scrive o dice. La quantità appartiene all’erudito e al saggista le cui menti sono troppo imbevute di rajas.

    La quantità di nozioni può anche nuocere al processo iniziatico perché potenzia la mente distintiva, empirica e rappresentativa (manas). Il manas, si sa, va sempre in cerca di cibo nozionistico, ma non è sul piano della sua espansione e della quantizzazione che l’ente può trovare la ‘morte dei filosofi’.

    Così, anche il sentimento egoico va in cerca del suo cibo, ma se si vuole pervenire alla vera iniziazione occorre saper morire al manas e al kama.

    È difficile far comprendere all’erudito che per trovare vera iniziazione occorre morire a se stessi. Spesso l’erudito è litigioso, orgoglioso, separativo, incentivato da un senso di superiorità velato da una falsa umiltà, esclusivo, vanitoso, e fa anche pesare il suo “potere” psichico.

    La facoltà del manas è un potere psichico, come il potere del sentimento (kama); l’erudito si serve del potere del manas, mentre il mistico si serve di quello del kama. Anche il desiderio-sentimento è esclusivista e fanatico; occorre un grande sforzo per liberarsi dei poteri che appartengono all’individualità.

    L’amore, la conoscenza, la beatitudine sgorgano da un Cuore privo di ogni sovrapposizione, da un Cuore puro, innocente (da non confondere con lo sprovveduto).

    Un manipolatore di semplici parole, un ‘mago’ di concetti, di termini verbali a effetto non può conoscere la semplicità e la bellezza dell’essenziale Verità.

    Chi tende all’iniziazione deve sapere che dal molteplice si avvia verso l’unità, dalla quantità verso la qualità, e dal potere psichico verso la comprensione del Cuore, che è sintesi onnipervadente.

    in Fuoco dei Filosofi
    Raphael
    edizioni Parmenides (già Asram Vidya)

  13. Francostars

    @Rita. Non capisco il motivo per il quale non si debba essere partecipi d’un orientamento sessuale come il sesso a pagamento tra adulti e consenzienti. Screditare tale libera scelta significa soffire di Meretriciofobia, la quale al pari dell’Omofobia e Transfobia non può essere accettata in una società democratica. Difatti, la prostituzione remunerata è sesso a basso costo rispetto a quella non remunerata e chi soffre di Meretriciofobia, soffre della così detta concorrenza sleale.
    Dal nuovo testo citato, si capisce benissimo che il vero amore non si compra, ma il semplice istinto e piacere sessuale sì.

  14. Rosa Rita La Marca

    Insomma se io auspico che sulla terra le persone smettano di usarsi, o di farsi usare, pur lasciando la libertà di scegliere ad ognuno se farlo o meno, se auspico che tutti abbiano accesso ad un reddito che gli consenta la libertà di vivere con decoro e libertà, io ho una fobia verso la prostituzione?
    Cosa è la salute e come si manifesta: nel pensare, agire, comportarsi?

    Quindi si etichetta colui che non la pensa come noi come malato? Un pò come quando incarcerano i nemici politici o si compiono delitti e misfatti per eliminare un avversario troppo scomodo?!

    Questo è un attacco massimamente dittatoriale, segno di vuoto contenutistico palese, in quanto ove alberga la violenza: fisica, verbale, dei mezzi di risoluzione di vertenze o di diverbi, si manifesta insicurezza e paura di essere lasciati a nudo, spettacolarizzati nella propria inconsistenza oltre che pericolosità sociale. E qui nessuno si trova in questa situazione…
    Perchè non unirsi e chiedere a chi ne ha facoltà, di concedere dei sussidi, togliere il bisogno di chianrsi a consorterie sospette per avere accesso alla creazione di imprese, obbligare chi è preposto a dare dei sostegni economici come i prestiti d’onore, alle studentesse che hanno serie difficoltà? Qui l’articolo ha un chiaro indirizzo.
    Combattiamo lo sfruttamento della povertà e del disagio sociale, della mancanza di supporto familiare, dell’ignoranza e dell’abbandono dei bisognosi, tutti, sai sono ingiustizafobica, ho orrore per la sofferenza di tutti gli esseri senzienti e mi procura gioia compiere il mio dovere di aiutare chi ha bisogno di sostegno, anche morale.

  15. Francostars

    @Rita. Non è questo ciò che ho detto. Ho affermato unicamente che le libere scelte, senza alcuna forzatura, devono esistere ed impedire tali condizioni è dittatura, come appunto il sesso a pagamento tra persone adulte e consenzienti.
    Nulla in contrario a sussidi alle persone, affinché queste non siano costrette a scegliere dei mestieri diversi da quelli che vogliono i medesimi. Però, se questi individui scelgono il sesso a pagamento ugualmente, essi stessi devono avere questo diritto.

  16. Hebergement web

    La contrattazione collettiva ed eventuali decreti ministeriali che verranno emanati successivamente, potranno prevedere specifiche deroghe per particolari settori, avuto riguardo alle particolari modalita di svolgimento delle prestazioni di lavoro.