In Lombardia si tradisce di più. E secondo i dati elaborati dagli analisti di un portale di incontri online sono 7,6 uomini e 7,4 donne su 10 che nelle città lombarde sarebbero propensi al tradimento.
“Indipendentemente dalle fasce d’età, la percentuale dei fedifraghi in Italia (59%) si conferma superiore rispetto al resto d’Europa (dove è mediamente del 34%). E raggiunge i suoi massimi in Lombardia (75%), Campania (74%) e Lazio (72%)” spiegano dal portale Incontri-ExtraConiugali.com. In Lombardia la propensione al tradimento riguarda appunto 7,6 uomini e 7,4 donne su 10. E a tradire sono anche gli uomini e le donne in Campania e nel Lazio con rispettivamente 7,5 e 7,3 uomini e 7,4 e 7 donne su 10 che vogliono vivere un “affaire”. La Toscana segue in quarta posizione: qui a voler tradire sono 7,2 uomini e 6,9 donne su 10. E la voglia di uscire, divertirsi e trasgredire rimane alta anche nella vicina Emilia-Romagna (7 uomini e 6,8 donne), in Piemonte (6,9 uomini e 6,8 donne) ed in Liguria (6,8 uomini e 6,6 donne).
La regina delle città “dei traditori” è Roma che, secondo i dati del portale web, si colloca al primo posto con una propensione al tradimento pari all’80% dei suoi residenti. Sul podio anche Napoli (78%) e Bergamo (76%).
“Se il tradimento è infatti oggi la causa più ricorrente nelle separazioni e nei divorzi, tradire è anche diventata un’opportunità per migliorare una relazione che non stava funzionando e per salvare un matrimonio” spiegano gli analisti. “Per via di una maggior diffusione delle app di dating, da una parte i tradimenti oggi sono più frequenti e dall’altra i fedifraghi sono facili da smascherare per via delle tracce digitali che essi lasciano sui portali non specializzati”. “Spesso si tratta solo di un bisogno di “sentirsi vivi”. Il tradimento non è in tal caso l’indicatore della fine di una relazione ma di un mero “bisogno di vitalità” da parte di uno dei due partner per ragioni che sovente riguardano solo uno dei due membri della coppia” dice Alex Fantini, ideatore del portale.
“Le donne —osservano poi gli analisti di Incontri-ExtraConiugali.com— raddoppiano la loro propensione al tradimento quando superano i 40 anni ed entrano quindi nella cosiddetta “crisi di mezza età”, un periodo di scombussolamento che le spinge ad essere maggiormente propense a tradire il loro partner. A quell’età aumenta peraltro il numero di anni di matrimonio o di convivenza e scatta così anche la ben nota “crisi del settimo anno”, fattore che porta a tradire il 62% degli uomini ed il 54% delle donne: in questo periodo le relazioni extra coniugali tendono ad intensificarsi e a diventare anche seriali, per poi decrescere gradualmente dopo un paio di anni. Tornando alle quarantenni italiane, il 72% delle donne tradisce proprio nella fascia di età che va dai 40 ai 50 anni, ossia in un periodo della vita in cui avviene una riflessione esistenziale e in cui vogliono “sentirsi vive” oppure hanno —come si diceva prima— qualche “conto da pareggiare”. Intorno ai 30 anni, invece, le donne hanno una scarsa propensione al tradimento (20%) mentre sono gli uomini di quella fascia di età (68%) a tradire di più”.