“Lesioni nei confronti della figlia di 8 anni”. Con questa accusa i Carabinieri hanno notificato ad una donna palermitana il divieto di avvicinamento alla figlia. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Palermo, su richiesta della Procura del Capoluogo, nei confronti di una 38enne, palermitana.
La donna avrebbe condotto nei confronti delle due figlie di 8 e 6 anni comportamenti riconosciuti nel reato di maltrattamenti in famiglia, culminati nella mattina dello scorso 17 novembre nel ferimento con un coltello da cucina, della figlia maggiore. In seguito a quest’ultimo episodio la madre è ora indagata per il reato di lesioni personali.
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La donna avrebbe impugnato un coltello da cucina e avrebbe cercato di ferire mortalmente la bambina. La vicenda si è consumata oggi nel quartiere Villa Tasca di Palermo. La donna, separata, vive in casa con due bambine tra cui la piccola che ha cercato di ferire mortalmente. All’improvviso ha impugnato un coltello da cucina, cercando di colpire la bambina ma questa, cercandosi di difendere con le braccia, è stata ferita agli arti e al collo. Una scena che si è consumata davanti alla figlia minore, che ha iniziato a urlare a gran voce.
Gli inquilini, insospettiti dalle urla, hanno chiamato I Carabinieri. La piccola è stata subito portata in ospedale ed è al momento ricoverata a causa delle ferite riportate nel corso dell’aggressione della mamma. La bambina per fortuna non sarebbe in pericolo di vita.
Contestualmente è stato notificato alla donna il provvedimento della sospensione della potestà genitoriale nei confronti di entrambe le figlie, che già nelle immediatezze erano state affidate al padre e ad altri parenti stretti. La vicenda è stata seguita con tutte le cautele del caso dalla RACC – Rete Antiviolenza dei Carabinieri di Palermo, sotto la direzione del pool della Procura di Palermo– quarto raggruppamento – fasce deboli.