Questa mattina, il “Giardino della Memoria”, lo spazio adiacente alla stele che ricorda la strage di Capaci lungo l’autostrada, è stato il luogo di una delle più importanti tappe in vista del 30° Anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio. L’olio prodotto dagli ulivi dedicati ai caduti diventa l’olio santo del 2022.
Trentennale stragi di mafia: la cerimonia
Nel corso di una solenne cerimonia, il Questore della provincia di Palermo, Dr. Leopoldo Laricchia, e la Sig.ra Concetta Martinez Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone, hanno consegnato nelle mani degli Arcivescovi dell’Isola l’olio ricavato dalla molitura delle olive generate da alberi piantati nel “Giardino della Memoria”. Al termine della cerimonia, sedici poliziotti hanno preso in consegna i colli contenenti le bottiglie dell’Olio di Capaci, destinate alle altre diocesi della Regione.
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L’olio santo 2022: simbolo di sacrificio e di speranza
L’olio verrà poi consacrato nella Santa Messa Crismale del Giovedì Santo per essere utilizzato come olio santo dalla Chiesa siciliana nel corso dell’anno liturgico. Così, il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue e dal sacrificio dei giusti, diventerà simbolo per tutti i siciliani. Simbolo di rinnovata speranza e del profondo sentimento religioso.
Il Questore di Palermo, ringraziando i Vescovi presenti alla cerimonia, ha inoltre sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa ricordando come San Giovanni Paolo II, il 9 maggio 1993 dalla Valle dei Templi, si rivolse ai mafiosi con fermezza invitandoli alla conversione e come lo stesso fece, il 15 settembre 2018, Papa Francesco nel quartiere Brancaccio.