Coronavirus identificato nelle lacrime di un bambino. E’ il primo caso al mondo. E’ accaduto al Policlinico San Matteo di Pavia, che annuncia la pubblicazione sull”European Journal of Ophthalmology’ di uno studio scientifico. Lo studio sarà relativo al “primo caso di identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di paziente pediatrico”.
Il bambino in questione ha 11 anni. Era stato indirizzato alla Clinica pediatrica dell’ospedale pavese per indagini mediche, dopo avere avuto contatti prolungati con un membro della famiglia affetto da Covid -19.
L’analisi del Prof. Marseglia sul caso del bambino
“A prima visita il paziente era asintomatico. Senza tosse, febbre, stanchezza, mal di gola o diarrea. Inoltre non era presente alcun segno di infezione del tratto respiratorio – spiega Gianluigi Marseglia, direttore Uoc Pediatria del San Matteo -. Le analisi del sangue hanno mostrato un leggero aumento dei valori delle transaminasi. E l’esame ecografico del polmone indicava una lieve irregolarità pleurica, associata a interstiziopatia di grado lieve”.
Il ragazzino è stato poi sottoposto a tampone naso-faringeo, da cui è risultato positivo al Covid-19.
L’osservazione clinica del caso
Il bimbo è stato tenuto sotto osservazione. Qualche giorno dopo il ricovero ha iniziato a lamentare sintomi oculari lievi come bruciore e lacrimazione. Questi hanno spinto i medici a chiedere una valutazione oftalmologica. “Non sono stati trovati segni di congiuntivite o cheratite, ma è stato raccolto anche un tampone congiuntivale, risultato anch’esso positivo” a Covid, riferiscono dal Policlinico.
“L’identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di un paziente pediatrico Covid-19 ha dimostrato che il virus potrebbe essere rilevato in campioni congiuntivali non solo negli adulti, ma anche nei bambini“, afferma Luciano Quaranta, direttore dell’Uoc Oculistica.
I casi precedenti di tracce su lacrime
Tra il 26 marzo e il 1 maggio 2020 – riporta una nota del San Matteo – sono stati valutati 8 casi anche con un tampone congiuntivale per indicazione clinica: Sars-CoV-2 è stato identificato in tutti i tamponi nasali, mentre solo un campione congiuntivale è risultato positivo.
“Le manifestazioni oculari nel paziente ricoverato in Pediatria sembrano essere più lievi che negli adulti – evidenziano dal Policlinico pavese -.
Per quanto a nostra conoscenza, questo è il primo rapporto sull’identificazione di Sars-CoV-2 in campioni oculari in un paziente pediatrico con sintomi, ma senza segni di coinvolgimento oculare. Tuttavia, nonostante la trasmissione attraverso le lacrime sia teoricamente possibile, non è ancora chiaro se questa possa essere considerata una via importante per la diffusione del Covid-19“.
Le condizioni attuali del bambino
Per questo paziente la malattia ha avuto un decorso benigno, spiegano ancora i sanitari. L’analisi del sangue ha mostrato una lenta e progressiva riduzione dei valori delle transaminasi e l’esame ecografico del polmone, eseguito 6 giorni dopo il ricovero ospedaliero, ha mostrato una completa risoluzione dell’interstiziopatia ed è stata confermata l’assenza di segni clinici di congiuntivite/cheratite e la remissione dei sintomi oftalmologici. Il paziente è stato dimesso dall’ospedale 12 giorni dopo il ricovero, e messo in quarantena fino al raggiungimento di risultati negativi dei tamponi nasali e oculari.