“Oggi pomeriggio presso l’Aula Seminari dell’Edificio 12 alle ore 17.00 si terrà una assemblea contro la guerra. Crediamo che in questa fase di paura, spaesamento e confusione sia necessario un confronto dentro le aule universitarie, al fine di analizzare la situazione attuale fornendo spunti e punti di vista critici tra studenti e docenti”.
“Nelle scuole, nelle case, in tv, sui giornali, tra colleghi, all’università. La guerra in Ucraina ci spinge a discutere e prendere posizione rispetto alle dinamiche geopolitiche e gli interessi che stanno dietro questo conflitto. Gli interessi in gioco sono tanti, da una parte e dall’altra: il rifornimento di Gas, il controllo del Mar Nero, la salvaguardia dei propri confini“.
“Questa guerra si configura come l’ennesimo scontro tra superpotenze, pagato a caro prezzo dai popoli che subiscono il conflitto. Crediamo che in questa guerra – come in altre – non ci siano “buoni” con cui schierarsi. L’intervento militare di Putin è da condannare, ma non possiamo ignorare il retroterra, le pressioni che negli anni hanno esercitato gli Stati Uniti in questo territorio, innalzando la tensione fino a far precipitare gli eventi. Non avalliamo alcuna guerra, ma nemmeno il processo di armamento della Nato – a cui partecipa attivamente il governo italiano – che utilizza il popolo ucraino per i propri interessi”.
“La Sicilia è coinvolta direttamente in questa guerra: negli ultimi giorni da Sigonella abbiamo visto partire i droni Global Hawks diretti in Ucraina, fondamentali per sorvegliare i movimenti delle truppe russe lungo il fronte Ucraino. E poi ci sono le antenne del Muos di Niscemi, apparecchiatura da guerra al servizio del blocco statunitense.
Sentiamo la necessità di dire no alla guerra, costruendo un punto di vista liberato dalla narrazione parziale dell’uno o dell’altro schieramento. Proveremo a farlo oggi pomeriggio, alle 17, all’interno dell’Ex Facoltà di Lettere e Filosofia”.