È stata una notte relativamente tranquilla quella appena trascorsa a Kiev, la capitale dell’Ucraina. Dalle 8 di questa mattina (le 7 in Italia) è terminato il coprifuoco di due giorni: sono stati riaperti i negozi di generi alimentari ed è stato riattivato – seppur in modo limitato – il servizio del trasporto pubblico, uno sviluppo visto da una parte della popolazione come una significativa riconquista della propria libertà dopo due giorni trascorsi per lo più nei rifugi sotterranei.
I cittadini di Kiev – riporta l’agenzia di stampa Nova – si stanno abituando a razionare cibo e acqua, come se dopo soli pochi giorni questa sia diventata già una routine. Molta attenzione delle persone in città è rivolta ora verso l’esito del referendum che si è tenuto ieri in Bielorussia che potrebbe consentire alla Russia di schierare armamenti nucleari nel territorio del Paese dove, peraltro, a breve dovrebbero iniziare i colloqui fra le due delegazioni di Mosca e Kiev per trovare una soluzione diplomatica alla crisi in corso. I componenti della delegazione di Kiev sono in viaggio per raggiungere la località dei colloqui a bordo di un elicottero polacco.
In queste prime ore del mattino si incontrano dei giovani assorti a osservare sul proprio smartphone gli aggiornamenti dalla Bielorussia, per restare informati su questi due temi. Nonostante alcune esplosioni avvenute nel fine settimana abbiano colpito soprattutto la periferia della capitale Ucraina – dichiara l’agenzia Nova – il temuto attacco missilistico contro il centro cittadino non si è concretizzato e la città resta sotto il controllo delle autorità ucraine.
Tuttavia, l’amministrazione comunale di Kiev ha ribadito che “la guerra è tutt’altro che finita“, poiché i combattimenti in strada proseguono in quasi tutti i distretti della città. “Alla revoca del coprifuoco, vedrete fortificazioni anticarro che sono apparse per le strade di Kiev”, ha affermato l’amministrazione statale della città di Kiev poco prima delle 8 di questa mattina. Il coprifuoco riprenderà oggi alle 22 (le 21 in Italia) e durerà fino alle 7 (le 6 in Italia) di domani, ma ai residenti è stato consigliato di non lasciare le loro case e i rifugi durante il giorno se non in caso di assoluta necessità.