Le vittime accertate e riconosciute dell’esplosione di Ravanusa, nell’Agrigentino, al momento sono Pietro Carmina, Enza Zagarrio e Calogera Gioachina Minacori. Due donne sono sopravvissute: Rosa Carmina e Giuseppina Montana. Due ancora i dispersi.
I nuovi corpi ritrovati sono quelli di Selene Pascariello, al nono mese di gravidanza, e di suo marito Giuseppe Carmina, che erano andati a trovare i genitori di quest’ultimo, Angelo Carmina e Enza Zagarrio, che abitavano al terzo piano.
Il professor Pietro Carmina, classe 1953, era un docente di storia e filosofia al liceo classico di Canicattì, dove era stato anche vicepreside. Una vita passata tra i banchi di scuola. L’anno scorso si era salvato miracolosamente dal Covid. I vigili del fuoco, nella notte, hanno ritrovato quattro corpi senza vita dei sei dispersi nell’esplosione a Ravanusa (Agrigento). I cadaveri erano sotto le macerie della palazzina di quattro piani crollata.
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Tante persone quella sera erano presenti all’interno del palazzo. Al primo piano c’erano, Rosa Carmina, trovata viva tra le macerie. Al secondo piano la cognata: Giuseppa Montana, sopravvissuta. Al terzo erano in quattro: Angelo Carmina che risulta disperso, la moglie Enza Zagarrio che è morta, il figlio Giuseppe Carmina e la nuora Selene Pagliarello, incinta di nove mesi.