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Un altro tunnel sottomarino per il mondo evoluto. E Messina e Reggio Calabria mute!


Un altro tunnel sottomarino per il mondo. Una nuova mortificazione per il sud Italia. Mentre il mondo si evolve e va avanti, la Sicilia e la Calalabria continuano ad essere due terre che si sfiorano, si guardano, si corteggiano, ma non si avvicinano mai. Se non con i traghetti della Caronte ovviamente.

E si, perché ad oggi, vengono costruiti ponti sottomarini, autostrade sospese, fra poco andremo tutti nello spazio ma,  Messina e Reggio Calabria nel 2020 sono ancora senza Ponte sullo Stretto. E’ questa la triste verità che accomuna le due città, sempre più dimenticate dallo Stato Italiano che non ha inserito lo Stretto nemmeno tra le opere finanziabili con il Recovery Found.

Così, mentre in ogni parte del mondo si lavora per il miglioramento della vita, delle infrastrutture e della viabilità, Sicilia e Calabria restano ferme e isolate a se stesse.

Il nuovo tunnel sottomarino in Danimarca

Fra pochi giorni ad esempio, il 19 dicembre, sarà inaugurato Il nuovo tunnel Eysturoy, in Danimarca, che collegherà la capitale delle Isole Faroe, Tórshavn, ai due villaggi di Strendur e Saltnes.

Chi di voi aveva sentito parlare delle Isole Faroe prima di adesso? Forse non moltissimi. Ebbene sappiate che da oggi anche nelle Isole Faroe saranno più vicini tra loro. Si tratta del Il terzo tunnel sottomarino dell’arcipelago danese. E’ lungo ben 11,24 chilometri (quasi 4 volte lo stretto di Messina). Al centro del tunnel vi sarà anche una «piazza» con una scultura a luci azzurre. L’illuminazione e la patina sulle pareti rimandano a un viaggio tra i ghiacci grazie al design di un artista locale, Trondur Patursson, che ha curato anche la spettacolare rotonda. Il lavori sono iniziati nel 2017 e hanno portato le auto a quasi 190 metri sotto il livello del mare. Un tunnel dal costo totale di 180 milioni di euro, che potrà essere utilizzato dai viaggiatori al costo di 13 euro a tratta.

E Sicilia e Calabria sempre a bocca asciutta

Sono 3,2 km dalla Calabria alla Sicilia (tre volte meno la lunghezza coperta dall’ultimo tunnel sottomarino), una distanza così piccola che potrebbe anche essere percorsa in un normale percorso di jogging. Eppure da decenni si discute tra ponti e tunnel, senza mai raggiungere una soluzione. Insomma, aumentano di volta in volta gli esempi da cui trarre ispirazione. Ma siciliani e calabresi sono costretti solamente a viaggiare con l’immaginazione su un ponte che esiste solo nella fantasia di chi, per spostarsi, deve ancora affrontare lunghe code all’ingresso dei traghetti e disagi di non poca entità.

Le isole Faroe sembrano davvero la terra alla fine del mondo. Eppure sono già al terzo tunnel. A noi non rimane che affacciarci dalla poppa e dalla prua dei traghetti e godersi lo spettacolo delle due terre che si guardano, si sfiorano quasi, come in un lungo corteggiamento, senza mai potersi toccare.

E’ vero, la traversata sul traghetto ha un che di romantico e sentimentale. Ma la vergogna di un ponte tanto agognato e mai realizzato, è solo la dimostrazione, purtroppo, che le nostre sono terre di serie B.

Quindi amici siciliani, cugini calabrese, mettiamoci il cuore in pace. Probabilmente tra qualche anno andremo a fare le vacanze sulla luna. Ma da Messina a Reggio, mettetevi in fila con le vostre macchine, e aspettate di scendere a prendere un caffè nel bar del traghetto. Sempre che il mare non sia troppo agitato, è ovvio. Con buona pace di tutti i governi che si sono succeduti dal secondo dopoguerra a oggi.


 

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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.