Home

Un brevetto e trent’anni di lavoro. Come nasce il super vaccino italiano


Una manciata di chilometri a sud di Roma si lavora a tre armi diverse contro il coronavirus. Non è un caso, ma il frutto di una storia di passione per la scienza che Gennaro Ciliberto racconta in un libro. E dopo il Covid, partirà l’assedio a malattie come tumori, malaria e hiv.

La voglia di mare in questi giorni rende trafficata la via Pontina, che unisce Roma al litorale sud. Ma da qui passa anche la strada che porta al vaccino italiano. Anzi, ai vaccini italiani. Perché incredibilmente, in un paese che non brilla per aiuti alle biotech, qui ne sorgono tre nel giro di una manciata di chilometri.

E tutte e tre sono impegnate nella messa a punto dello scudo contro il Covid. La Irbm di Pomezia ha collaborato con l’università di Oxford per metterci a disposizione il prodotto di AstraZeneca. ReiThera ha creato da zero nel suo stabilimento di Castel Romano un vaccino che è in fase due dei test sull’uomo. I vicini di casa di Takis sono invece alla fase uno.

“Ma non è escluso che ReiThera e Takis decidano di condurre una sperimentazione insieme, con la prima dose dell’uno e il richiamo dell’altro, per unire il meglio dei due metodi e creare un supervaccino italiano” spiega Gennaro Ciliberto, oggi direttore scientifico dell’Istituto Oncologico Regina Elena di Roma, professore di biologia molecolare all’università di Catanzaro e autore di “Storie di vaccini. Dal vaiolo al coronavirus, tra sfide e successi” (la Bussola, 196 pagine, 12 euro). Da sempre Ciliberto è impegnato nella ricerca di un vaccino terapeutico contro i tumori. La sua carriera si intreccia con quella degli scienziati oggi al lavoro contro il coronavirus.

CONTINUA SU …… https://www.repubblica.it/cronaca/2021/04/02/news/uno_scienziato_geniale_un


Altre notizie:


Una Pasqua sognando l’odore della brace…

Xiaomi lancia mi band 6: rimettersi in forma con una super novità

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

I sogni non accadono se non agisci