Sembrava fosse passato chissà quanto tempo dall’ultima volta che stavamo facendo il conto alla rovescia, aspettando una nuova e più promettente Pasqua e invece… eccoci, ci risiamo!
Anche quest’anno niente grigliate, niente scampagnate, niente brace e niente “arrustuta”.
L’odore della carbonella ardente, della carne o pesce sulla brace, il fumo che ti rimane addosso anche dopo tre docce, la birretta con gli amici, la risata e la scampagnata lungo un giorno interno. Tutto un lontano ricordo!
Anche quest’anno la nostra Pasqua avrà lo stesso identico programma di quella scorsa e degli ultimi mesi: chiusi a casa.
Natale con i tuoi, Pasqua …pure
Eh già! Dpcm su dpcm e come in un flashback senza fine, ci ritroviamo praticamente al punto di partenza. Il covid del resto non molla la presa e il detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, ad oggi va assolutamente rivisto. Anche Pasqua con i tuoi!
E per di più in zona rossa!
Insomma, se passare un Natale da soli è triste perché a mancare sono le tavolate piene di gente, tra risate e abbondante cibo, Pasqua lo è ancora di più perché per noi siculi è la festività dell’arrustuta, della scampagnata e della compagnia.
Che sia in spiaggia o in campagna, Pasquetta infatti è un giorno di festa, anche più di Pasqua.
E stavolta? Stavolta dobbiamo dire addio a tutto: niente grigliate, niente tavolate, niente scampagnate.
Non ci resta che piangere?
Un noto film recitava queste parole, senza punto interrogativo.
Eppure noi vogliamo vedere la speranza in fondo al tunnel e ci mettiamo il punto di domanda, perché non vogliamo rassegnarci all’idea che quello che ci rimane è solo piangere.
Accettiamo anche questa volta le misure restrittive imposte dal Governo e ci limitiamo a festeggiare in famiglia, per il bene nostro e di tutti.
E speriamo che tra un uovo di Pasqua e una colomba, tra l’agnello al forno o altre delizie, stiate comunque trovando il piacere di festeggiare Pasqua, per il semplice fatto che ci siamo, che siamo ancora a questo mondo e che magari l’anno prossimo si possa davvero recuperare l’arrustuta.