Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato il XXIII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati. Il rapporto è basato sui dati dei laureati nel 2020 dell’Università di Palermo. I dati sono stati analizzati su una popolazione di 7.609 laureati. Si tratta di 3.861 di primo livello, 2.042 magistrali biennali e 1.666 a ciclo unico; i restanti sono laureati del corso pre-riforma in Scienze della Formazione primaria o in altri corsi pre-riforma.
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Il commento del Rettore
“L’analisi dei dati del Rapporto 2021 sul Profilo dei Laureati di Almalaurea relativamente al nostro Ateneo mette innanzitutto in risalto la qualità della formazione e della didattica erogata. Già confermata dall’importante trend di crescita delle immatricolazioni registrato negli ultimi anni”. Così commenta il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Fabrizio Micari. E continua: “I nostri laureati hanno espresso una valutazione pienamente positiva della loro esperienza universitaria: ben l’89,3% si dichiara complessivamente soddisfatto. Il 76,3% si iscriverebbe di nuovo ad UniPa, nella gran parte dei casi confermando anche il Corso di studi. In crescita è il livello di soddisfazione del rapporto con i docenti che quest’anno raggiunge l’87%, mentre l’83% ritiene adeguato il carico di studio, indicando quanto UniPa è un Ateneo che fornisce una preparazione di eccellenza in un ambiente sereno e a misura di studente“.
Gli investimenti fatti in strumentazione tecnologica per adeguare le aule alle nuove esigenze di fruizione, oltre a quelli in manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare universitario, sono stati valutati con soddisfazione dal 72% dei laureati coinvolti nella valutazione (erano il 68,7% nel 2020 e il 65% nel 2019).
Il tasso di occupazione dei laureati
Il tasso di occupazione dei laureati ha subito una leggera contrazione 57,7% ad un anno dalla laurea e 81,4 a cinque anni. Scuramente dovuta alle difficoltà di un contesto economico fortemente segnato dalla pandemia e dalle sue conseguenze. “È interessante far rilevare che tale contrazione- continua il Rettore- è inferiore rispetto a quanto mediamente osservato a livello nazionale. Comunque i dati in termini di occupazione sono superiori alla media regionale”.
Un altro dato molto interessante che viene sottolineato nel rapporto è la percentuale di coloro che ritengono molto efficace la loro laurea per il lavoro svolto. Questa raggiunge il 73% ad un anno dal conseguimento (66% a livello nazionale) e il 72% a cinque anni (68,5% a livello nazionale).
L’Università secondo Micari, ha dimostrato una grande capacità nel sapere intercettare le competenze e le esigenze che richiede un mercato del lavoro. In un territorio che ha grandi potenzialità ancora da sfruttare.
“Anche se i valori riportati nel Rapporto sono sostanzialmente confermati, in alcuni casi migliorati,- conclude il Rettore- occorre comunque aumentare l’impegno per potere garantire ai nostri laureati le migliori possibilità di lavoro e di lavoro qualificato. A maggiore ragione in un momento come questo le istituzioni, le imprese, la politica devono collaborare con gli Atenei per concretizzare un’autentica rinascita a partire dai nostri giovani, che sono preparati al meglio per esserne i protagonisti”.
Qui di seguito è possibile scaricare il rapporto completo: