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Unipa, Click day anziché test: dopo le proteste il passo indietro dell’ateneo: “Iscriveremo tutti”


Da quest’anno all’Università di Palermo l’accesso ai corsi a numero chiuso è cambiato. L’ateneo sicialiano si è affidato ad un sistema che ruota intorno a un click day per l’ingresso degli studenti alle facoltà prescelte.

Unipa
Unipa – Fonte:web

Un metodo, però, che ha lasciato fuori moltissimi ragazzi che non sono riusciti a completare la procedura di prenotazione online e che ha scatenato parecchie proteste e polemiche. E il rettore Midiri ammette: “Metodo inadeguato, lo abbandoneremo dall’anno prossimo”

Il nuovo sistema

La procedura, che l’Università definisce di “pre-immatricolazione”, è scritta nero su bianco su un bando che è stato pubblicato a maggio: 30 i posti disponibili per Ottica e Optometria, 100 per Biotecnologie, altri 100 per Farmaceutica e Nutraceutica animale; 100 pure per Scienze e tecnologie biologiche, 140 per Farmacia e, infine, altri 100 per Chimica e tecnologia farmaceutiche. A questi vanno aggiunti (suddivisi per ciascun corso) altri 32 posti destinati a candidati residenti all’estero e non residenti in uno dei paesi dell’Unione Europea e anche ai candidati cinesi.

Diverse però sono le proteste di chi crede che questo metodo non tenga conto della meritocrazia. Come ad esempio Andrea Firinu, diplomato al liceo classico Meli con 100 allo scorso esame di maturità, e in coda per accedere alla facoltà di Biotecnologie. “Al click day di luglio mi sono piazzato al 600esimo posto su circa 800 candidati perché il sistema mi ha ‘crashato’ e io sono stato buttato fuori dal server, come capitato ad altri miei colleghi”. 

Dopo aver partecipato ai click day (uno a luglio spalmato su più giorni, l’altro a settembre, giusto qualche giorno fa) l’università ha stilato delle graduatorie (anche se quelle della seconda sessione saranno rese note solo entro la fine del mese): il criterio che stabilisce chi ha diritto all’immatricolazione e dunque avrà accesso al corso di laurea desiderato verte intorno all’ordine cronologico della prenotazione online. Chi si è prenotato per primo, dunque, potrebbe avercela fatta. Chi ha sfruttato gli altri giorni di click day potrebbe essere rimasto fuori. 

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Come Udu Palermo abbiamo appreso dai giornali le dichiarazioni del Magnifico Rettore Massimo Midiri, che sostiene che la modalità del click day è stata un fallimento e che si sta provvedendo all’allargamento dei posti per i corsi di laurea che hanno subito l’iniquo metodo di accesso. 

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In merito al ricorso, che come Udu Palermo abbiamo annunciato per il corso di studi di Psicologia Clinica, gli studenti e studentesse oggi non intendono fare un passo indietro sul ricorso annunciato. Per questo motivo chiediamo al Rettore di comunicare ufficialmente una ritrattazione dei posti attraverso un decreto rettorale e una nota dove si sancisce che ogni richiedente verrà ammesso, altresì la nostra azione legale continuerà.
Ormai si è chiusa la possibilità di “prenotarsi” al corso di studi, e viste le forti dichiarazioni di contrarietà rispetto a questo sistema che ci lasciano un po’ di stucco dal momento che poteva cambiare le modalità di accesso sin dal principio e non ora che abbiamo annunciato il ricorso ci aspettiamo che l’ateneo non pubblichi alcuna graduatoria e permetta a tutti gli studenti di immatricolarsi.

Il rettore: “Metodo inadeguato, iscriveremo tutti”

E sulle pre-immatricolazioni con prenotazione online interviene anche il rettore Massimo Midiri. “Tale modalità è stata sperimentata nel 2022 solo per corsi con limitato numero di richieste e pertanto, essendo stato possibile ammettere tutti gli studenti partecipanti, questa modalità di selezione non ha determinato alcun problema. Quest’anno tale modalità sperimentale è stata adottata per alcuni corsi di laurea. In qualche caso, si è rivelata particolarmente critica a causa dell’enorme numero di richieste pervenute, che ha comportato l’esaurimento dei posti in pochissimi minuti. Alla luce di ciò, siamo consapevoli che tale modalità di selezione sia inadeguata e dal prossimo anno accademico molto probabilmente la abbandoneremo, sperimentando nuove forme più adeguate”.

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Per quattro corsi di laurea magistrale e per uno dei corsi di laurea triennale (Farmaceutica e Nutraceutica Animale), Unipa sta provvedendo a un aumento dei numeri per consentire l’accesso a tutti i richiedenti. “Un modo per superare le criticità riscontrate – conclude il rettore -. Per i restanti quattro corsi di studio (due triennali e due magistrali a ciclo unico) non sarà purtroppo possibile ammettere tutti gli studenti che hanno partecipato alla procedura, ma stiamo valutando la possibilità di mettere a bando nuovi posti, con selezioni affidate questa volta ai test”.

I ricorsi al Tar

La novità di quest’anno, che soppianta i vecchi “tolc”, ovvero i test d’ingresso, era stata presentata agli studenti durante gli open day dell’Università nelle scuole. Contro il bando – firmato da Maria Rita Placenti, la responsabile dell’ufficio Immatricolazioni e concorsi – anche i volontari dell’associazione InformaGiovani di Palermo, che si dicono pronti a presentare ricorso al Tar. “Grazie all’università di Palermo è finalmente chiaro che il numero chiuso non ha niente a che vedere con il merito e con le competenze – spiegano -. Poco cambia che la selezione sia affidata a test più o meno farlocchi o al click day, quel che è evidente è che il numero chiuso serve solo a ridurre il numero di studenti e di laureati. Salvo poi dover ricorrere, come per il caso di Medicina, ai laureati di altri paesi per riempire i buchi in organico”. 

E, proprio il riferimento agli ultimi test di Medicina, con i quiz venduti online, spinge l’associazione ad annunciare il ricorso alla giustizia amministrativa. “Così come per Medicina – affermano – i cui test del 2023 hanno superato il limite della decenza con i quiz venduti online, la nostra associazione con i propri legali è pronta a presentare ricorso al Tar per affermare ancora una volta che il numero chiuso non ha niente a che vedere con la qualità dell’istruzione e della formazione”. 

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