Parole dure e che vanno contro il Green Pass nelle università italiane. In questo modo il professore dell’Università di Palermo, Gandolfo Dominici, racconta la certificazione verde e il suo uso nell’ateneo siciliano al sito web del Quotidiano di Sicilia. “Voglio innanzitutto specificare che non siamo no vax. La maggioranza di coloro i quali hanno aderito a questa iniziativa è vaccinata. Non siamo ideologicamente contro i vaccini, diciamo che questi vaccini hanno dei meriti, ma che non sono la panacea di tutti i mali, soprattutto in relazione alla variante Delta, sviluppatasi proprio contemporaneamente alla vaccinazione di massa”.
Prosegue il docente di economia: “Riteniamo che il Green Pass, nella sua versione attuale, sia pericoloso. Come ha sottolineato il dottor Fauci. Ecome evidenziano numerosi paper e i dati di Israele e Regno Unito: i vaccinati possono contagiare e contagiarsi. Un dato di realtà che ho potuto riscontrare anche personalmente. Non vogliamo tornare in Dad. Quindi riteniamo che anche questi contagi vadano monitorati e vada evitato l’ingresso in luoghi a rischio di chi è positivo”.
“La nostra è una proposta cautelativa. Vorremmo cioè che i test (possibilmente quelli salivari, visto che si devono ripetere frequentemente), fossero fatti gratuitamente e per tutti, vaccinati e non. Non soltanto all’università, ma in tutti quei luoghi e quelle situazioni dove è più alto il rischio di contagio. Cosa c’è di male in tutto ciò? Perché la nostra proposta è stata bollata come una bestemmia?Non abbiamo detto nulla di antiscientifico o che non sia provato. Antiscientifica, semmai, è stata la reazione alla nostra iniziativa. Siamo, evidentemente, al mono pensiero”, delinea il professore palermitano.
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Docente no Green Pass: “Molti colleghi d’ateneo sono contro il Green Pass, ma hanno paura”
“Un altro aspetto importante è quello della libera scelta- dichiara Dominici-, soprattutto per quanto riguarda giovani di 20 anni che, salvo pregresse e rare problematiche di salute, corrono rischi minimi di mortalità da Covid, che sono quantomeno equiparabili alle complicazioni da vaccino. Quale logica ha tutto ciò, visto che anche da vaccinati potrebbero contagiare il parente anziano? Vogliamo che questa pandemia duri per sempre? Oggi abbiamo strumenti che un anno e mezzo fa non esistevano. Penso ai test salivari, rapidi e poco costosi. E, infine, non va dimenticato che – secondo i più recenti aggiornamenti dell’Ema – la fine di tutte sperimentazioni e test sui vaccini anti Covid, è prevista a dicembre 2023”.
Nell’intervista al sito inoltre il professore dichiara che i colleghi contrari al Green Pass siano molti di più di quelli che emergono. Secondo la teoria del docente, alcuni dei professori avrebbero paura di dimostrare la propria opinione. Infatti l’insegnante ha dichiarato: “I professori contrari sono molti di più di quelli che firmano gli appelli, ho parlato con tanti colleghi che – pur dandomi ragione al 100% – hanno paura di esporsi”.
Anche le associazioni studentesche sono andate nel mirino del docente: “li studenti, comunque, sono ancora disorganizzati, poiché è venuto loro a mancare l’appoggio delle associazioni studentesche esistenti“.