Il Rettore dell’Università degli studi di Palermo, Massimo Midiri e la Direttrice dell’Istituto penale per i Minorenni di Palermo, Clara Pangaro, hanno siglato un accordo volto alla realizzazione di attività socio-culturali per promuovere la cultura del libro, l’integrazione con le biblioteche del territorio e l’ampliamento dell’offerta a nuovi target di utenza.
La firma è avvenuta alla presenza del Delegato del Rettore al Sistema bibliotecario di Ateneo, Alfredo Casamento, della Responsabile del Sistema bibliotecario e Archivio storico di Ateneo, Maria Stella Castiglia e del funzionario della professionalità pedagogica quale referente della biblioteca dell’Istituto Penale per i Minorenni di Palermo, dott.ssa Myriam Barrale.
“Unipa così promuove la cultura in ambito penale minorile”
“Con la stipula di questo accordo quadro, Unipa intende promuovere la cultura della lettura in ambito penale minorile attraverso lo sviluppo della biblioteca penitenziaria – commenta il Rettore – Con questo partenariato avviamo una proficua e duratura collaborazione con l’Istituto Penale per Minorenni con annesso Centro di Prima Accoglienza di Palermo. La sinergia fra le due istituzioni si inserisce nel solco delle politiche della Terza Missione e di azioni già intraprese dall’Ateneo, come la realizzazione di Poli universitari penitenziari in Sicilia, per consentire ai detenuti e ai soggetti in esecuzione penale esterna il conseguimento di titoli di studio universitari.”.
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“Impegno concreto per risorse e progetti volti all’integrazione”
“La promozione della cultura e dell’educazione alla lettura rivestono una importanza centrale nella formazione di un completo e armonico sviluppo della personalità dei giovani – dichiara la Pangaro – Questo accordo costituisce un concreto impegno per mettere in campo azioni e risorse volte a implementare progetti di cooperazione e collaborazione istituzionale per favorire l’integrazione dei soggetti svantaggiati e offrire nuove opportunità di inserimento sociale per la costruzione di un futuro diverso”.
Le singole attività da realizzare saranno oggetto di appositi Accordi attuativi, favorendo lo sviluppo della biblioteca carceraria, con il coinvolgimento del personale bibliotecario, che svolgerà attività di promozione e di educazione alla lettura.