L’edizione odierna di Repubblica Palermo aggiunge un importante e inquietante capitolo all’inchiesta sui concorsi truccati a Unipa. Come emerso da alcune intercettazioni, Gulotta, ex primario della Chirurgia oggi ai domiciliari, era solito chiedere decine di favori per amici a cui teneva particolarmente. Tra i casi più significativi, ci sono due pazienti segnalati nel 2019 al professore Massimo Midiri, oggi rettore di Unipa e all’epoca dei fatti direttore del dipartimento Diagnostica per immagini del Policlinico.
Secondo quanto emerge dal rapporto del Nas alla procura, Midiri, che non è indagato, si prodigò per favorire le conoscenze di Gulotta. Il 21 agosto 2019, un amico di Gulotta doveva fare una Tac al torace, niente affatto urgente. L’ex barone universitario chiamò Midiri: “È il fratello di un grande amico mio”, spiegò. Il collega rispose: “La facciamo, non ti preoccupare, ora chiamo Brancatelli e ti faccio sapere… è da te ricoverato già?”. Gulotta gli spiegò che era un “esterno”. Non fu un problema per Midiri: “Quindi possiamo aprire l’appuntamento insomma, vabbè ti richiamo io”. Poco dopo un’altra telefonata: “Domani pomeriggio, alle cinque, deve cercare del dottore Lo Re… gliela fa lui, va bene?”. Gulotta, soddisfatto, chiamò l’amico: “Domani, vi attendono in Radiologia, a nome mio e del professore Midiri”.
I carabinieri, su ordine del pool coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, sono andati al Policlinico e hanno scoperto che l’esame era stato prenotato un’ora prima dell’esecuzione, il ticket venne pagato il giorno dopo. Per la cronaca, oggi ci sono 30 giorni di attesa per un esame del genere. Il 4 dicembre 2019, Gulotta tornò a telefonare a Midiri per dirgli che il figlio di un suo “grande amico” aveva prenotato una risonanza magnetica con mezzo di contrasto per il 2 dicembre: “Ma non ha potuto farla, ora gliel’hanno spostata al 19, siccome è urgentissimo…”.
Midiri rispose: “Vabbè, allora gliela facciamo rapidamente, la richiesta del medico curante la possiamo avere?”. Gulotta disse: “No, la richiesta l’aveva già data”. E ribadì: “Perché è proprio una persona che mi interessa”. Midiri rassicurò: “Dammi un’oretta, perché sono a Palazzo Steri, poi ti richiamo e ti do la data”. L’esame venne anticipato al giorno 11 dicembre, alle 11,54. I carabinieri hanno scoperto che ufficialmente l’esame era stato prenotato tre ore prima.