Solo ieri avevamo condiviso la lettera di un concorsista in cui ci segnalava presunte pratiche poco trasparenti durante un concorso sostenuto presso il Polididattico. Questa persona, che ha preferito rimanere anonima, ha segnalato alcune irregolarità e mancanze di trasparenza nella gestione del concorso da parte dell’organizzazione.
Oggi, è lo SNALS (Sindacato nazionale Autonomo Lavoratori Scuola) a diffondere una nota nella quale si manifesta tutta la perplessità circa le innumerevoli segnalazioni di presunte irregolarità nelle PEV e nei concorsi esterni in atto in Ateneo alimentando denunciando alcune disparità di trattamento dei candidati, valutazioni difformi messe in atto dalle commissioni nominate nell’ambito di uno stesso bando, inspiegabili “vittorie” PEV da parte di candidati che non svolgono (o, addirittura, non hanno mai svolto) attività nel profilo per cui concorrono. Ma vi lasciamo al contenuto integrale della lettera e, come sempre, ognuno è libero di farsi la propria idea. Noi di Younipa, saremo sempre qui a dare spazio a chiunque abbia qualcosa da dire
Ecco il contenuto della nota diffusa:
Al Magnifico Rettore
e p.c. Al Direttore Generale
Ai componenti del CdA
Alla comunità accademica
Difesa e tutela. Difesa è tutela.
La luce in fondo al tunnel era solo un abbaglio?
Continuano, purtroppo, a pervenirci innumerevoli segnalazioni di presunte irregolarità nelle PEV e nei concorsi esterni in atto in Ateneo.
Disparità di trattamento dei candidati, valutazioni difformi messe in atto dalle commissioni nominate nell’ambito di uno stesso bando, inspiegabili “vittorie” PEV da parte di candidati che non svolgono (o, addirittura, non hanno mai svolto) attività nel profilo per cui concorrono sono soltanto alcune delle lamentele che ogni giorno, puntualmente, riceviamo.
Basterebbe farsi un giro tra gli uffici dell’Ateneo per rendersi conto di quanto sia diffuso lo stato di malessere che serpeggia tra i lavoratori. E, se l’insoddisfazione è così diffusa, non possiamo escludere che celi al suo interno quanto meno un fondo di verità.
Da più parti si avverte un senso generale di sfiducia, e la tanto auspicata stagione delle PEV e dei concorsi esterni, finalmente rivolti ad una platea quanto mai ampia, come dimostra la straordinaria quantità di posizioni messe a concorso, si sta rivelando più un’occasione persa che un momento per valorizzare le competenze del personale e reclutare le risorse migliori per affrontare le sfide del presente e del futuro.
Di fronte a questo scenario, ci lascia senza parole quello che è accaduto nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 06 marzo u.s.
In risposta all’interrogazione presentata dal rappresentante del personale TAB, dott. Benedetto Cangialosi, al fine di verificare la correttezza delle attività svolte dalle commissioni di concorso, il Prorettore vicario, prof. Enrico Napoli, avrebbe risposto sostenendo di non avere riscontrato criticità nello svolgimento delle prove concorsuali in atto.
Francamente non capiamo dove il prof. Napoli abbia reperito tali informazioni, dato che non è personalmente impegnato nelle procedure concorsuali. Non ci sembra, infatti, che sia Settore Universitario
Via della Libertà 78, 90143 Palermo – Telefono: 3807629952 – Telefax: 09123860776 – Email: [email protected] – Sito internet: http://www.unipa.it/snalspa/
componente delle commissioni, né che sia stato lui a emanare i bandi né tanto meno a nominare le commissioni, atti che, invece, com’è noto, sono in capo al Direttore Generale. Proprio quest’ultimo, al posto delle inspiegabili rassicurazioni del prof. Napoli, ha giustamente invitato il personale che pensasse di avere ricevuto un’errata valutazione ad effettuare l’accesso agli atti.
Non ci sembra che queste procedure facciano parte dei compiti istituzionali del Prorettore vicario.
Così come non ci sembra che un Prorettore vicario possa sentirsi in diritto di esprimere giudizi sull’operato dei componenti degli organi di governo dell’Ateneo, come pare sia avvenuto nel corso della seduta CdA del 06 marzo u.s., a proposito della questione della riorganizzazione dell’Amministrazione centrale e del ritiro del relativo punto all’ordine del giorno.
È evidente che qualsiasi organizzazione funziona al meglio se ognuno rispetta il proprio ruolo. È compito del Prorettore vicario affiancare il Rettore, sostituendolo in caso di assenza o impedimento. La legge parla chiaro. È dunque il Magnifico Rettore ad essere il garante supremo della comunità universitaria. Del resto, è proprio quello che ha dichiarato il prof. Massimo Midiri al momento del suo insediamento: “La mia volontà di essere Rettore di tutte e di tutti si concretizzerà nell’essere il garante di una comunità di donne e uomini cui spetta il compito di suscitare e custodire un senso di appartenenza collettivo”.
Invitiamo, pertanto, il Magnifico Rettore, dall’alto della sua autorevolezza, a intervenire prontamente al fine di ristabilire regole e ruoli all’interno della governance di Ateneo, evitando pericolose sovrapposizioni e invasioni di campo.
È superfluo sottolineare che le segnalazioni contenute nella presente nota non costituiscono il tentativo di difendere gli interessi di alcuni ma, viceversa, mirano a tutelare le professionalità e rappresentare le legittime aspirazioni di tutti le componenti dell’Ateneo, come è dovere istituzionale delle parti sociali. Non si tratta di sognare o di ipotizzare operazioni politiche, sindacali e accademiche trasversali; si tratta, semmai, di cementare le forze vive, libere e coraggiose della comunità universitaria.
Su questa piattaforma di ideali e di valori, l’incontro di uomini liberi e di organizzazioni democratiche potrebbe rappresentare la svolta storica di una “partita” che a nostro giudizio è appena iniziata!
Cordiali saluti.
Il coordinatore provinciale Giovanni Madonia Ferraro