Abbiamo lanciato un sondaggio condotto sugli studenti universitari che ha rivelato un forte sostegno per la depenalizzazione o la legalizzazione della cannabis. Il sondaggio, che ha coinvolto studenti di diverse università, ha rilevato che il 72% degli studenti intervistati sostiene la legalizzazione della cannabis per uso medico, mentre il 65% sostiene la legalizzazione per uso ricreativo.
I risultati del sondaggio indicano una forte tendenza verso l’accettazione della cannabis tra gli studenti dell’Università di Palermo, in linea con i sondaggi proposti negli altri atenei italiani, con una maggioranza che vede i benefici della legalizzazione superare i rischi potenziali. Molti studenti hanno sottolineato che la legalizzazione potrebbe aiutare a ridurre il tasso di criminalità legata alla droga e a generare entrate fiscali per finanziare programmi sociali e sanitari.
Inoltre, gli studenti intervistati hanno anche sottolineato che la legalizzazione potrebbe aiutare a ridurre la stigmatizzazione attorno all’uso della cannabis e a fornire un accesso più sicuro e controllato alla droga. Molti hanno anche menzionato che la legalizzazione potrebbe aiutare a ridurre l’uso di droghe più pericolose, come l’eroina e la cocaina, poiché le persone potrebbero scegliere di utilizzare cannabis invece.
Il sondaggio mostra che gli studenti di Unipa sono ampiamente a favore della legalizzazione della cannabis e che la maggioranza vede i benefici della legalizzazione superare i rischi potenziali. Ciò indica che c’è un forte bisogno di ulteriori discussioni e ricerche sull’argomento e che le opinioni degli studenti dovrebbero essere prese in considerazione nella formulazione di politiche sulla cannabis.
Cosa accade a livello nazionale
In totale dunque la maggioranza assoluta degli italiani legalizzerebbe la produzione di massimo quattro piante di cannabis a casa. Stesso approccio con lo ius scholae perché qui i “sì” sono il 51,5% con diverse sfumature: il 20,3% preferirebbe lo ius soli, il 22,2% considera lo ius scholae una soluzione equilibrata mentre il 9% pur accettandola ritiene sia troppo divisiva in questo momento, in cui ci sono altre urgenze. Contro tale proposta si schiera il 46,6%: tra questi anche un 24,7% che chiede un inasprimento delle regole per ottenere la cittadinanza.