Almalaurea ha fornito un’analisi su quali siano i settori che offrono maggiori opportunità dopo la laurea all’università, ecco i dati rilevati.
Il percorso verso il successo inizia con una laurea triennale. Al contrario di quanto si pensi, questa scelta non è solo un ripiego, ma un trampolino verso numerose opportunità. I dati forniti da Almalaurea, un consorzio specializzato nell’analisi dei percorsi accademici e lavorativi degli studenti, rivelano chiaramente quali settori siano in prima linea in Italia in termini di opportunità lavorative.
I dati incoraggianti
Dopo soli dodici mesi dal conseguimento del loro titolo di studio, ben il 70% degli studenti trova lavoro nel settore sanitario. Questa percentuale sale al 78,5% per coloro che proseguono con una laurea magistrale mentre lavorano. Non solo occupazione, ma anche stipendi attraenti: chi intraprende professioni sanitarie può godere di uno stipendio medio mensile netto di €1.559, il più alto in Italia nell’anno successivo alla laurea. Per essere ancora più precisi, i tassi di occupazione variano dall’85,8% per gli assistenti sanitari all’85,4% per i terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, fino all’85,1% per gli igienisti dentali, all’84,8% per gli infermieri e all’84,5% per i tecnici di radiologia, senza dimenticare l’84,2% per i terapisti occupazionali.
Le scienze giuridiche al secondo posto
Nel secondo posto tra le lauree triennali più promettenti ci sono le scienze giuridiche: il 60% degli studenti trova lavoro nell’anno successivo alla laurea. Molti di loro decidono di proseguire con una laurea magistrale (il 14,6%). Tuttavia, il salario medio mensile netto è leggermente inferiore rispetto alle professioni sanitarie, attestandosi su €1.322 al mese, circa €200 in meno.
Il terzo posto per l’informatica e le tecnologie IT
Il terzo posto è occupato dall’informatica e dalle tecnologie dell’informazione. Sebbene pochi si fermino alla laurea triennale per iniziare a lavorare immediatamente, il 59,1% dei laureati in queste discipline trova impiego. Solo il 41,4% di loro decide di lavorare a tempo pieno, mentre il 17,7% continua con gli studi. Il salario netto medio mensile per chi ottiene un titolo in informatica è di €1.426.
Educazione e formazione al quarto posto
Il 58% degli studenti laureati in educazione e formazione trova lavoro subito dopo la laurea. Il 34,5% decide di iniziare a lavorare a tempo pieno, mentre il 23,5% sceglie di proseguire con una laurea magistrale. Tuttavia, le retribuzioni medie mensili nette in questo settore sono notevolmente più basse, oscillando tra €800 e €1.000.
I numeri meno incoraggianti
Quali sono i settori che offrono meno opportunità? Secondo i dati di Almalaurea, i laureati nel settore scientifico sono in testa con solo il 24,9% di occupazione un anno dopo il conseguimento del titolo, mentre il 14,2% continua a studiare e lavorare contemporaneamente. La psicologia e le scienze umanistiche non si presentano molto meglio: nel primo caso, il 27,1% degli studenti trova lavoro entro un anno dalla laurea, ma solo il 7,5% decide di lavorare a tempo pieno. Nel campo umanistico, il 27,5% degli ex studenti trova lavoro. Nel settore dell’ingegneria industriale e dell’informazione, solo il 27,3% trova occupazione; la maggior parte degli studenti studia e lavora, mentre una minoranza decide di dedicarsi esclusivamente al lavoro a tempo pieno.