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Università e Ricerca, la Sicilia fa “rete”: ecco i quattro nuovi progetti


A dichiararlo, il governatore siciliano Nello Musumeci: “Per la prima volta, la Regione rivestirà un ruolo attivo nella realizzazione di progetti di ricerca in Sicilia”. Così, il governo regionale dell’Isola, in accordo con i quattro rettore degli atenei siciliani, decide si supportare l’attività di università ed enti pubblici di ricerca del territorio.

La Sicilia a sostegno di Università e Ricerca: i quattro nuovi progetti

Sono quattro i progetti che hanno avuto il via libera e che adesso saranno sottoposti alla valutazione del ministero dell’Università e della ricerca. Tra questi:

  • Centro nazionale biodiversità a Palermo (Cnr)

La Regione avrà un ruolo attivo nel progetto di coordinamento del Comitato di indirizzo, composto da enti pubblici e territoriali, con il compito di valorizzare i risultati di ricerca e innovazione nei confronti degli enti territoriali, nazionali ed europei. Il Cnr, insieme ai partner accademici ed industriali, coordinerà le attività di ricerca e innovazione di circa mille ricercatori sparsi su tutto il territorio nazionale, contando sulla collaborazione di decine di imprese e istituzioni. Il cuore del progetto è la ricerca di base e avanzata sulle tecnologie e le scienze rilevanti per monitorare, preservare e valorizzare la biodiversità mediterranea.

  • Progetto “Samothrace” (Università di Catania)

La creazione di un Ecosistema dell’innovazione, denominato Sicilian micro and nano tecnology research and innovation center (Samothrace), punta a mettere in rete le competenze e le risorse relative alle micro e nano tecnologie, smart devices e materiali innovativi, per promuovere e rafforzare la collaborazione tra le istituzioni regionali, il sistema della ricerca e il sistema produttivo siciliano. L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare i risultati della ricerca, agevolare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale delle imprese puntando alla sostenibilità economica e ambientale, con una ricaduta positiva anche sul tessuto sociale siciliano.


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  • Delibera Resilience (Fondazione Scienze religiose)

La Fondazione per le Scienze religiose “Giovanni XXIII (Fscire) punta a ottenere il riconoscimento di infrastrutture di ricerca strategica della Regione Siciliana. “Resilience” è l’unica infrastruttura a guida italiana del settore Ssh (Social sciences and humanities). La Fondazione, che ha sedi a Bologna e a Palermo, porta per la prima volta in Italia il quartier generale di una infrastruttura di ricerca europea del settore umanistica. L’installazione dell’hub a Palermo significa invertire la rotta di emigrazione del capitale umano e collegare il capoluogo siciliano sia alla sua storia passata di porto delle culture e delle fedi, sia allo sviluppo di una futura geografia della ricerca europea e nazionale.

  • Progetto Km3Net (Infn)

La proposta di partenariato presentata dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) riguarda il potenziamento dell’infrastruttura di ricerca Km3Net in costruzione nel Mar Mediterraneo, una delle cui stazioni viene realizzata al largo di Portopalo di Capo Passero. L’opera servirà al funzionamento di telescopi sottomarini di ultima generazione in grado di rivelare e studiare neutrini dalle sorgenti astrofisiche. A questa nuova iniziativa parteciperanno anche l’Università di Catania e l’Istituto nazionale di astrofisica. L’Infn, inoltre, intende portare a Palermo la sede del consorzio internazionale Km3Net sulla base della collaborazione in corso con Arpa Sicilia per realizzare il Centro di ricerca Roosevelt.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.