Parlare di Università significa toccare un’istituzione plurisecolare che sta alla base della conoscenza umana; parlare di social media significa invece entrare in contatto con forme di comunicazione mediata da tecnologie decisamente più recenti.
Ma cosa succede quando questi due mondi si incontrano?
Quando cioè l’Accademia sente l’esigenza di comunicare, anche attraverso i social media, sé stessa all’esterno e all’interno della sua comunità scientifica?
Partiamo da due presupposti. Il primo è molto semplice ma quanto mai fondamentale: social network e social media non sono sinonimi. Quando parliamo di social network o di network sociali, non intendiamo Facebook e piattaforme simili, ma piuttosto una dimensione relazionale che nulla ha a che vedere con internet. Georg Simmel ne parlava già oltre un secolo fa, quando internet non era nemmeno lontanamente immaginabile.
Il secondo presupposto è che l’Università italiana è una Pubblica Amministrazione e, in quanto tale, deve soddisfare principi di trasparenza ben precisi. Ma sebbene la presenza web sia molto coinvolta in questo senso – dai principi di accessibilità a quelli di standardizzazione dei siti web – la presenza social è invece ancora un mare in cui si naviga a vista, in cui sono davvero pochi gli atenei, ma le PA in generale, ad aver stilato regolamenti, policy o comunque limiti entro cui muoversi.
Per cercare di capire cosa dovrebbero fare le università italiane sui social media e come dovrebbero farlo, abbiamo deciso di somministrare un questionario semi-strutturato rivolto alla stessa comunità scientifica che è il referente naturale della comunicazione pubblica degli Atenei: gli studenti universitari, gli aspiranti tali e i dottorandi. Il nostro obiettivo è quindi studiare cosa i rispondenti ritengono importante, cosa si aspettano e quali siano i loro suggerimenti per migliorare la comunicazione social delle università italiane.
Per partecipare al questionario bastano dieci minuti ed è possibile compilarlo, entro il 7 giugno 2015, da pc ma anche da smartphone e tablet, semplicemente seguendo questo link: www.bit.ly/osa-2015
Tutti i dati saranno raccolti in modo anonimo e utilizzati in forma aggregata nell’ambito di una ricerca valida per la stesura di due lavori di tesi.
L’iniziativa è promossa da Moira Colantoni e Fabio Stefano Alla, laureandi magistrali della Sapienza Università di Roma, felicemente “in trasferta” su Younipa.