Esami universitari in presenza, a distanza solo per alcune categorie come studenti fragili e fuorisede. Prevista anche un’app per il tracciamento
Per la prossima sessione degli esami universitari “non c’è nessuna preoccupazione”, assicura il ministro dell’Università Gaetano Manfredi, intervenuto a margine di una iniziativa al Mann di Napoli.
“Le università tutte – dice l’ex rettore della Federico II – stanno lavorando per fare esami universitari in presenza. Però – puntualizza -, su indicazione del ministero, stanno dando anche un’opportunità di poter fare esami a distanza ai ragazzi più fragili, a chi ha problematiche particolari, ai fuorisede che non possono muoversi, agli studenti stranieri con cui abbiamo qualche difficoltà anche legata al rientro da Paesi rispetto ai quali è obbligatoria la quarantena”.
Ogni ateneo “si è organizzato in modo da mettere al centro le richieste degli studenti e questo riguarda anche la didattica in aula. C’è un sistema di prenotazione tramite app – annuncia il ministro – che consente di poter scegliere la modalità preferita dello studente per venire incontro alle sue esigenze. Noi dobbiamo aprire le università ma tenerle anche aperte e questo ci consente anche un tracciamento delle presenze, degli studenti che frequentano e fanno gli esami. Abbiamo la necessità di un monitoraggio continuo che, con questi sistemi messi in campo, è garantito”.
“È una situazione molto complessa – conclude Manfredi come riferisce la DIRE – ma la formazione superiore italiana si sta muovendo molto bene. È un percorso virtuoso che mette al centro la continuità didattica degli studenti”.
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