Come promesso in questo post del 12 ottobre, su richiesta di molti social media manager delle università non statali, da questo mese ci occuperemo anche del rapporto tra gli atenei privati e Facebook.
Anche in questo caso la classifica è composta da due parametri: il numero dei mi piace e il punteggio che LikeAlyzer dà alle pagine.
A proposito di quest’ultimo, si tratta di un tool, ideato da Meltwater, che aiuta ad analizzare e misurare le potenzialità e l’efficacia delle pagine di Facebook attraverso il monitoraggio di diversi elementi, quali – ad esempio – il tasso di engagement, il numero e la tipologia dei post condivisi, l’uso o meno degli hashtag, ecc.
Prima di pubblicare la classifica, una premessa: abbiamo inserito le università non statali promosse da enti pubblici; quelle promosse da soggetti privati; quelle telematiche. Inoltre, siamo riusciti a individuare tutte queste su Facebook eccetto una: l’Università Telematica Leonardo Da Vinci di Torrevecchia Teatina. Nel caso in cui la pagina pubblica c’è, basta inviare una e-mail a [email protected].
E ora la classifica:
I confronti, naturalmente, ci saranno dal mese di prossimo. Intanto, come non sottolineare lo ‘strapotere’ della pagina dell’Università Telematica Pegaso di Napoli, con i suoi oltre 110mila fan. Unendo, infatti, la graduatoria ‘pubblica’ con quella “privata”, la differenza con il Politecnico di Milano (“re” tra gli atenei statali) è di quasi 40mila iscritti. Dal punto di vista di LikeAlyzer, tuttavia, la prima posizione spetta alla LUISS Guido Carli di Roma (81). Fanalino di coda, invece, è la IuL – Italian University Line, ateneo telematico con sede a Firenze, fondato nel 2005.
Cliccando qui, infine, potrete visionare l’intera graduatoria (sia quella pubblica che quella privata).
con che criteri è stata redatta la classifica? salgono ai primi posti le pagine con più like? (sappiamo tutti che esiste un mercato dei like…basta pagare) quelle che generano più engagment rispetto al numero totale di like? (dovrebbe essere cosi ma non mi sembra leggendo la graduatoria) insomma non è chiaro il criterio di posizionamento in una scala vhe va dal 28esimo all’1° e la stessa classifica perde di significato se non spiegate meglio quali e parametri ed in che modo sono stati valutati.
@Frank Engel: al momento abbiamo preso in considerazione, come scritto sul post, di due parametri: numero dei likes (sì, si possono comprare ma non è un’azione etica) e lo score di LikeAlyzer (che quantifica diverse variabili, tra cui l’engagement ma non solo). In futuro aggiungeremo anche altri parametri. Saluti.