Le scuole hanno ormai ricominciato la loro attività didattica da circa un mese, per lo più in presenza. Discorso diverso è invece quello che riguarda le università, dove nella maggior parte dei casi si è adottata una formula mista per permettere a tutti gli studenti di assistere alle lezioni, ma in numero limitato, a settimane alterne. Ma niente era stato ancora chiarito per quanto riguarda la situazione contagi nelle Università: infatti, se a scuola c’è l’obbligo di avere un referente per il Covid-19 che si occupi di tutte le problematiche in tal senso, all’interno degli atenei ancora non era stata annunciata nessuna norma in tal senso. Ma ecco che Manfredi ha reso noto che in Università ci sarà un monitoraggio dei contagi: scopriamone di più.
Monitoraggio dei contagi negli atenei: le parole di Manfredi
Come riportato da Diregiovani.it, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, è intervenuto ieri pomeriggio a Roma durante la presentazione della ricerca European House Ambrosetti sui Collegi di merito, e ha introdotto un nuovo strumento a disposizione delle Università: “Per avere chiaro l’andamento dei contagi è stato insediato presso il ministero un tavolo che fa monitoraggio continuo dei dati che arrivano dai responsabili Covid delle università. Questo ci consente di seguire in tempo reale la situazione anche per poter prendere eventuali decisioni a livello centrale”. Scopriamo meglio di cosa si tratta.
Come funziona il monitoraggio dei contagi in Università?
Manfredi, nel corso del suo intervento, ha poi precisato come sarà gestita la situazione in caso di studenti o professori positivi all’interno di un ateneo: “Se sarà necessario ci sarà una progressiva riduzione della didattica in presenza. L’idea è quella di una didattica a fisarmonica che si adatta alle situazioni di sicurezza sanitaria del momento. – Ha quindi precisato il Ministro, che però ha chiarito che, per adesso – Il sistema sta tenendo, con alcune difficoltà, ma fino ad ora non abbiamo rilevato dei cluster di contagio all’interno delle aule universitari – ha quindi spiegato Manfredi, concludendo poi il suo intervento – Dove sono stati trovati, i positivi non hanno determinato altri contagi nelle università. Anche perché distanziamento e mascherine obbligatorie fanno sì che le condizioni di sicurezza sanitaria nelle aule siano alte”.