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Università, prof no Green Pass cacciato dall’aula: “Difendono la libertà di Zaki, ma la mia no”


Il direttore di dipartimento lo ha interrotto e allontanato mentre aveva cominciato la sua lezione in Santa Cristina, a Bologna, e gli ha chiesto di uscire dall’aula: “Senza Green Pass non si può accedere all’università”. Il professor Francesco Benozzo ha così lasciato l’aula, ma promette: “Tornerò fino alla quinta mia lezione, perché questo è il mio mestiere, dopo sarò sospeso dallo stipendio”.

E aggiungendo con vis polemica: “La mia è coerenza: non posso insegnare ai miei studenti l’arte del dubbio e poi piegarmi. Considero il Green Pass una normativa barbarica, uno strumento discriminatorio: sei sanzionato e ti tolgono il lavoro in assenza di un illecito”.

Il docente di Filologia romanza ha firmato l’appello dei mille universitari contro il Green Pass ed è uno dei tre promotori del referendum abrogativo. E così esprime le sue idee. “Da sempre contesto la gestione pandemica e cerco di far capire a che punto siamo arrivati all’università dove non c’è più spazio per il libero pensiero. Da una parte l’ateneo va in piazza a difesa di Patrick Zaki, studente del mio Dipartimento, dall’altra sono stato censurato perché esercito il pensiero critico. Non sono un esagitato. Il mio curriculum parla da solo: 700 pubblicazioni, la candidatura al Nobel per la Letteratura. È una questione di principio. E andrò fino in fondo”, così riporta in un pezzo la Repubblica.


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Prof no Green Pass cacciato dall’aula

Francesco Benozzo è coordinatore del dottorato in Studi letterari e culturali. La candidatura (dal 2015) è stata proposta dal Pen Club spagnolo e si riferisce, spiega nel suo sito, “alla concezione della poesia come attività performativa e non solo scritta, e all’attenzione rivolta alle espressioni poetico-artistiche delle comunità senza scrittura”.

Replica il prorettore Mirko Degli Esposti: “Stiamo rispettando la legge, i nostri obiettivi sono sicurezza e presenza e il Green Pass è uno strumento aggiuntivo importante, riconosciuto da tutta la comunità a parte qualche eccezione”. A difesa del docente si schierano gli studenti del gruppo No Green Pass: “Intollerabile zittire una voce dissenziente e negare di poter assistere alle lezioni”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”