Le tasse e le spese degli studenti universitari vanno sempre più ad aumentare, soprattutto al Sud. A rivelarlo un report dell’UDU, Unione degli Univesitari, che ha analizzato le varie uscite che uno studente, in sede o pendolare, è costretto a sostenere.
Si legge nel documento: “Che tu sia uno studente ‘in sede’, abitante ‘in provincia’ o ‘fuori provincia’, i costi principali che ti ritrovi ad affrontare ogni anno sono tassazione, materiale didattico, pasti, trasporto (urbano ed extraurbano), affitto e costo di rientro presso la propria residenz””. Tutte queste voci hanno un peso importante sul costo medio universitario annuo.
A spiccare fra le spese i costi sempre maggiori delle residenze private per i fuori sede, mentre il numero dei posti letto nelle case dello studente non aumentano di numero. Proprio questa analisi, con tutti i dettagli, è stata presentata giovedì al Senato tramite un corposo dossier, con i dati regione per regione e addirittura città per città. Secondo quanto riportato da il Fatto Quotidiano.
Leggi anche: Tasse ridotte solo per le studentesse: ecco dove e perché
Tasse alle stelle: quanto spende in media uno studente Unipa
Si stima che negli ultimi quindici anni la tassazione media universitaria è aumentata dell’82%. È avvenuto un passaggio dai 743,70 euro dell’anno accademico 2004/05 ai 1.353,43 euro del 2019/20. Inoltre, mediamente i costi relativi alla carriera universitaria, prendendo in considerazione le tasse, il materiale didattico necessario, i trasporti, i pasti e gli affitti, costa alle famiglie circa cinquemila euro per chi abita nella città dell’ateneo e circa 5.500 euro per chi viene dalla provincia e undicimila per gli studenti fuori sede.
Andando invece al tema della tassazione media annua, le spesate più alte si hanno al Nord Italia. Il Politecnico di Milano presenta una tassazione media annua di 2.314,46€, seguita dall’Alma Mater Studiorum – Bologna con 1.871,04€. L’Università degli Studi di Palermo si attesta invece intorno ai 1.203,22€ di tassazione.