Sono 43 gli universitari italiani al momento bloccati in Russia. Presto tutti loro dovrebbero far ritorno a casa, passando per i vari paesi dell’UE. “La Farnesina ha dato a tutti gli italiani l’indicazione di tornare. Partiamo stanotte alle 4, in bus, verso la Finlandia, ormai volare è difficile e non ci fa sentire al sicuro“. Così racconta al Corriere Arianna Francesca Brasca, una degli studenti presenti in Russia.
Sempre la studentessa veneta ha raccontato: “Io e un’altra amica abbiamo prenotato lunedì mattina un autobus con una compagnia che passa via Finlandia per motivi di sicurezza – spiega – Poi da lì staremo a Helsinki una notte per riposarci e la mattina dopo dovremmo salire in un volo per l’Italia. Dovrebbero essercene uno alle 8 e uno alle 16, speriamo che il nostro progetto funzioni”.
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Universitari italiani scappano dalla Russia: il loro racconto
La preoccupazione tra loro è altissima e inoltre raccontano di aver scoperto nel giro di poche ore tutti i social oscurati. “Siamo davvero preoccupati – dice -.Sono in contatto con tutti anche se dall’inizio dell’attacco Linkedin è oscurato, twitter rallentato e facebook non carica le foto. Ora comincia a non funzionare anche Instagram. I ragazzi però riescono ad organizzarsi lo stesso”.
Le proteste ci sono, anche se gli studenti veneti non ci sono mai andati di persona. “Sono manifestazioni pacifiche — dice Brasca — un mio amico russo c’è andato e l’hanno quasi arrestato ma è riuscito a scappare. In queste ore la vita in città è molto precaria. Trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato è questione di un secondo“.