Gli studenti universitari sono sempre stati al centro di una controversia riguardante l’importanza dei voti. Da un lato, c’è chi sostiene che i voti siano il metro di misura del successo e dell’intelligenza, mentre dall’altro c’è chi sostiene che siano solo una rappresentazione superficiale e incompleta delle capacità e delle competenze di un individuo.
Ma cosa dire dei voti universitari? Sono davvero la chiave per un futuro luminoso o solo una semplice statistica che non ha alcun valore reale nella vita?
Il voto di un esame universitario dipende non soltanto dalla preparazione dello studente, ma anche da fattori imprevedibili. Può capitare infatti di aver studiato per bene tutta la materia e di aver magari tralasciato un solo argomento, ecco in questo caso la probabilità che venga chiesto l’argomento non fatto può essere pari al 90%.
Ma può anche capitare che il professore decida di chiedere un riferimento contenuto nelle note del libro che solo il 10% degli studenti di solito legge. Tuttavia anche l’emozione può compromettere la resa dell’esame: bisogna cercare di mantenere la calma e di essere sicuri della vostra preparazione.
Iniziamo col dire che i voti universitari possono avere un impatto significativo sul futuro lavorativo di uno studente. Ad esempio, molti datori di lavoro utilizzano i voti universitari come un fattore nella selezione dei candidati, poiché ritengono che un alto voto sia un indicatore di duro lavoro, impegno e capacità intellettuali. Tuttavia, è importante notare che questo non è sempre il caso. Ci sono molte altre abilità e competenze che non vengono valutate dai voti, come la capacità di lavorare in team, la creatività e la capacità di problem solving, che sono altrettanto importanti per il successo in molti lavori.
D’altra parte, i voti universitari possono anche essere visti come una semplice statistica che non ha alcun valore reale nella vita. Ad esempio, uno studente che ha un voto alto ma non ha alcuna passione per quello che sta studiando potrebbe non essere soddisfatto del proprio lavoro una volta che entra nel mondo del lavoro. Allo stesso modo, uno studente che ha un voto basso ma che è appassionato e ha molte altre abilità e competenze potrebbe avere successo in molti altri modi.
In definitiva, i voti universitari possono essere importanti, ma non dovrebbero essere l’unico fattore considerato nella valutazione del successo e delle capacità di un individuo. Dovrebbero essere visti come una parte di un quadro più grande che considera molte altre abilità e competenze importanti per il successo nella vita e nel lavoro.
In conclusione, i voti universitari sono importanti, ma non dovrebbero essere l’unica cosa che conta.
Il tema dei voti interessa molti studenti universitari. Ognuno però vive diversamente la valutazione degli esami: alcuni studenti desiderano ottenere voti alti aspirando al cosiddetto 110 e lode, altri invece preferiscono accettare qualsiasi votazione, ritenendo il voto poco importante. Università e voti d’esame: vediamo di seguito qualche info utile.
Università e voti esame: da cosa dipende un voto?
Il voto del singolo esame non è importante in sé, ma assume importanza se rapportato alle altre valutazioni degli esami perché concorre a formare la cosiddetta media universitaria. La media, che può essere aritmetica o ponderata, è necessaria per calcolare il voto di laurea.
Gli esami di pochi CFU influenzano lievemente la media degli esami; viceversa gli esami che danno molti CFU hanno un’incidenza più elevata sulla media.
Perché è importante avere una buona media?
In genere non è necessario mantenere una media elevata. Tuttavia, ci sono dei casi in cui si consigli di puntare ad un buon voto, per singolo esame. Ad esempio:
- se si deve mantenere una borsa di studio universitaria;
- se si ha l’obiettivo di partecipare ad alcuni concorsi pubblici che prevedono un voto di laurea minimo per partecipare;
- se si vuole fare domanda per alcuni periodi di formazione specifici, come ad esempio il Tirocinio negli uffici giudiziari dopo la laurea in Giurisprudenza (voto minimo 105/110).
In conclusione, studiare bene le materie del proprio percorso di studi è importante per svolgere al meglio il proprio lavoro in futuro.