Oggi, nel lavoro, nella ricerca, nella cultura, nella politica, negli affetti, negli svaghi e persino negli acquisti, la nostra vita è dominata dal web che ci tiene incollati ai nostri oramai inseparabili PC, tablet o smartphone. Abbiamo anche modificato il linguaggio, inserendo qui e la – a volte senza nemmeno accorgercene – parole come linkare, twittare, postare. Ma il web è un bene o un male? Questa è la domanda che ci pone Gianni Riotta, giornalista e scrittore che insegna Digital Humanities a Princeton University e fa ricerca nel campo dei Big Data con Luiss e Imt Lucca. Esistono diverse scuole di pensiero contrapposte sull’utilizzo del web. Ma a prescindere da come la pensiate, in questo interessante e divertente video cartoon, tratto da una lezione di Riotta al Connecticut College e che riassume in parte ciò che si ritrova nel suo libro Il web ci rende liberi?, si ascolta un punto di vista diverso dai soliti e da attenzionare soprattutto nei giovani: il web è una scoperta rivoluzionaria che, a pensarci bene, esiste, seppur in altre versioni, nella storia di sempre. Ma, senza farci travolgere troppo dalla tecnologia, sono i contenuti che noi immettiamo nel web a rendere utile e non dannosa questa scoperta. Personalmente vi dico che mi ha colpito il confronto con lo specchio (ma non vi anticipo nulla e vi lascio la curiosità di scoprirlo da soli). A voi i commenti. Buona visione! (Valeria Militello)
Il Connecticut College mi ha invitato per una conferenza della serie TedxTalk sul tema We have met the web and he is us. Da tempo, anche con il libro Il web ci rende liberi? Einaudi 2012 rifletto sul tema dell’impatto delle nuove tecnologie su società e cultura, questa conferenza è un sunto del mio lavoro. Il regista Carlo Turri ne ha ricavato questo cartone animato, un modo originale per connettere contenuti e nuovi media, che appassiona giovani e no. Sono molto lieto che la mia cara Alma Mater, Università di Palermo, dove mi son laureato in Filosofia con una tesi di Logica Matematica quando i computer non si portavano in tasca ma avevano bisogno di un Tir per spostarsi, l’abbia accolta sul suo sito e aspetto reazioni dei miei giovani compagni di Ateneo. Grazie. (Gianni Riotta, Twitter @riotta, www.riotta.it)