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Sicilia, a Corleone sindaco e giunta si vaccinano indebitamente


A Corleone sindaco e giunta si sono vaccinati, pur non rientrando nelle categorie stabilite dalla legge. Lo hanno segnalato i carabinieri del Nas di Palermo alla Procura, a seguito di controlli a campione fatti sulle somministrazioni dei vaccini.

Il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, 79 anni, ha dato la sua, poco efficace, spiegazione.

Le dichiarazioni del sindaco di Corleone

“Avevo avvertito Musumeci. Il sindaco è l’autorità sanitaria del territorio e per questo mi sono vaccinato. Mi sono vaccinato alla luce del sole. Ho scritto una lettera al presidente della Regione dicendo che i sindaci e gli amministratori dovevano essere vaccinati insieme agli operatori sanitari. Del resto non si comprende come i primi cittadini e gli amministratori non siano rientrati in questi prima visto che il sindaco è la prima autorità sanitaria in Comune e che gli assessori in questi periodo di chiusura e smart working hanno svolto un lavoro attivo per non fare bloccare la macchina amministrativa”.

“A mio avviso è stata una grossa dimenticanza da parte dell’organizzazione. Noi amministratori veniamo a contatto quotidianamente con i cittadini e nelle nostre zone il virus ha circolato provocando chiusure con centinaia di positivi – aggiunge il sindaco – Noi non abbiamo commesso alcun abuso. Sono molto sereno. Ci sono tanti sindaci che chiedono di essere vaccinati per potere proseguire nel loro duro lavoro che ormai va avanti da un anno. Noi non possiamo fermarci perché altrimenti si ferma tutto. Con questo spirito io ho deciso di vaccinarmi. E non voglio neppure far valere il fatto che ho quasi 80 anni. E’ una questione importante. Il nostro ruolo nei territorio mai come oggi è fondamentale e lo dobbiamo fare in sicurezza. Non farci vaccinare ribadisco è stato un errore”.

Nei giorni scorsi anche il sindaco di Cinisi, Palazzolo, aveva sollevato il caso. “ Ritengo che non sia giusto visto che noi siamo sempre a contatto con i nostri concittadini per gestire l’emergenza. La ritengo una situazione non giusta. Credo sia indispensabile un cambio nell’organizzazione e chiedo che i primi cittadini vengano inseriti tra quanti devono essere vaccinati”.

Certo, una cosa è richiedere il ditirro alla vaccinazione, un’altra è vaccinarsi a prescindere perchè lo si ritiene giusto. Le regole, per quando imperfette, ingiuste e a volte strano, vanno rispettate in una società civile. Altrimenti si ingenera il caos.

Ora la questione è passata in mano alla Procura, che dovrà decidere il da farsi.


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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.